
Usava social e canali video, whatsapp e telegram: così un broker cagliaritano è riuscito a truffare migliaia di persone. Sono non meno di 5 milioni di euro i fondi truffati a migliaia di persone attraverso il famoso e noto schema Ponzi. Roberto Diomedi, 51 anni è accusato, secondo l’AGI di i aver organizzato una rete di società finanziarie, anche di diritto estero, per reclutare gli investitori necessari ad alimentare un sistema piramidale. La truffa avrebbe fruttato ingenti quantità di denaro.
L’indagine
La Polizia Postale di Cagliari, con ben 2 anni di indagini, ha scoperto la frode. Una parte degli investitori, che erano tenuti aggiornati tramite una chat su Telegram, è rientrata in possesso di una parte delle somme, ma la maggior parte non ha ottenuto i rendimenti promessi nè la restituzione del capitale. Venivano promessi almeno il 5% al mese su qualsiasi somma versata. Una enormità: al di fuori di qualsiasi ipotesi concreta. Il fermato aveva in passato esercitato la professione di consulente finanziario a Cagliari, dopo aver studiato Economia e commercio e tecniche bancarie, poi era stato cancellato dagli elenchi, dopo che aveva cominciato a operare all’estero, fra Dubai, Serbia e Bulgaria. Nell’ordinanza di fermo oltre al broker risultano altri indagati, familiari dello stesso.
Il metodo
L’ex broker a quanto pare conosceva molto bene la rete e sapeva essere un ottimo imbonitore. Video e passaggi ovunque: ma non da solo. A curargli l’immagine digitale un altro soggetto residente, pare in Svizzera. Altri invece operavano dalla Slovenia. Un metodo a piramide che avrebbe coinvolto anche altri promotori finanziari capaci di proporre investimenti in proprietà immobiliari, diamanti e criptovalute. Il gruppo aveva creato almeno una decina di società, fra cui la Bolton Holding Limited con sede a Dubai e la Bolton First Credit Limited con sede a Londra. Una delle società, in Italia, era in possesso di un albergo acquistato a Sardara per circa 2 milioni di euro.