12° Congresso regionale Uilp
“Insieme per costruire”. È questo lo slogan del 12° Congresso della Uil Pensionati Sardegna che con il titolo Pensionatə: passato, presente, futuro tenutosi questa mattina al Caesar’s Hotel di Cagliari.
Obiettivo principale dell’organizzazione sindacale è quello di favorire, attraverso un costruttivo confronto istituzionale, un patto intergenerazionale tra anziani e giovani finalizzato alla costruzione di una società più equa, con meno disuguaglianze, meno precarietà, più rispetto del lavoro e più potere d’acquisto per pensionati, giovani, donne, lavoratori.
“Anziani e giovani sono legati da interessi comuni e solo tutti insieme potremo raggiungere la meta”, ha detto in apertura dei lavori il segretario generale Rinaldo Mereu. “Partendo dai concreti e gravi problemi delle persone, vogliamo partecipare a “costruire insieme” una cultura e uno spirito collettivo nuovi, che coinvolgendo donne e uomini, anziani e giovani, determini una rinascita sociale ed economica aperta da una nuova fase di opportunità. Per questo “noi Sindacato delle persone e per le persone” intendiamo, attraverso le nostre proposte, rivendicare una fase di
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Segreteria UR UIL Pensionati Sardegna
Via Po 1 – 09122 Cagliari
Tel. 070 283449
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confronto per il cambiamento, pienamente consapevoli che ricostruire il tessuto sociale ed economico del Paese sia immediatamente necessario”.
Il documento programmatico della UilP
Il Documento Programmatico del 12° Congresso della Uil Pensionati – analizzando un quadro generale in cui le annose difficoltà socioeconomiche della Sardegna sono state accentuate da due lunghi anni di pandemia – intende proporre un nuovo modello organizzativo che ponga al centro la persona, nella sua unità e i suoi bisogni, capace di interpretare i grandi mutamenti demografici, sociali e politici in atto e futuri.
LAVORO. Un occhio particolare è ovviamente dato alla situazione del mercato del lavoro che, oggi più che mai, penalizza i giovani rendendo molto problematico il loro futuro.
“L’aumento della precarizzazione del lavoro, della stagnazione dei salari, della disoccupazione e della povertà sono la riprova del fallimento di quella politica di rilancio dell’economia e dell’occupazione, per la quale la gente, tutti noi, abbiamo accettato pesanti sacrifici”, ha detto Mereu -. È necessario, perciò, che nell’agenda del Governo entri la tutela delle pensioni per i giovani e vengano accolte le nostre proposte in merito all’introduzione di meccanismi per tutelare le future pensioni dei giovani e di chi svolge lavori discontinui, a partire dalla valorizzazione previdenziale dei periodi di disoccupazione, di formazione, di studio, di basse retribuzioni e dalla riduzione dei vincoli che condizionano l’accesso alla pensione”.
Secondo il segretario generale della Uil Pensionati, “la sottovalutazione dei drammi derivanti dalla mancanza di lavoro, della disoccupazione, delle nuove povertà, della povertà generazionale, della non autosufficienza, della qualità della salute, della formazione e dei servizi, mette in evidenza i limiti di una politica fatta talvolta esclusivamente di tatticismi ad uso mediatico, incapace di azioni concrete ed incisive per invertire quelle scelte che spiegano i risultati particolarmente negativi anche in termini di livello medio dei nostri redditi, e della loro distribuzione. Per questo – ha detto Mereu – sosteniamo e rivendichiamo politiche cogenti che risaltino la centralità del lavoro come fattore fondamentale della promozione umana e sociale, contribuendo con esso alla costruzione di una società più equa e ugualitaria dove tutte e tutti possano esprimere le proprie potenzialità nella
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certezza del futuro. Questo obiettivo si fonda sulla consapevolezza che la volontà di progredire e migliorare non sia prerogativa di questa o quella generazione, ma sia patrimonio di sentimenti universali che coinvolgano tutte le persone”.
PENSIONI. Sul fronte delle pensioni, la UilP rivendica una riforma complessiva che riporti elasticità ed equità nel sistema pensionistico e una flessibilità diffusa d’uscita dal lavoro: una reale flessibilità in uscita, intorno ai 62 anni, senza alcuna penalizzazione, oppure con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. “Continueremo a lottare per un nuovo sistema pensionistico e contributivo con l’obiettivo di assicurare un passaggio generazionale più giusto, attraverso anche la tutela del salario come delle altre condizioni di lavoro”, ha detto Mereu.
SANITA’ E WELFARE. L’organizzazione dei pensionati Uil, che in Sardegna conta circa 20 mila iscritti, chiede alla Giunta regionale un maggiore confronto con le rappresentanze sociali sui temi e i nodi dell’attuale situazione economica e sociale. Sul fronte della Sanità e del Welfare, ad esempio, si chiede l’avvio di un costruttivo confronto con l’assessore regionale alla Sanità Gianni Nieddu per una rinnovata offerta dei servizi sanitari, assistenziali e sociali nella Regione e nei territori.
“L’estrema difficoltà di accesso ai servizi sanitari e socio sanitari, insieme alle liste d’attesa rappresentano per noi le prime delle emergenze da affrontare se davvero si vuole garantire la Salute dei cittadini sardi attraverso i servizi pubblici”, ha spiegato Rinaldo Mereu, proponendo una grande manifestazione per la sanità e il Sociale da tenersi a Cagliari entro il mese di giugno per rilanciare il sistema sanitario regionale.
Obiettivi prioritari, secondo la UilP, sono il rafforzamento della rete dei servizi sociosanitari territoriali, l’integrazione sociosanitaria e le politiche per la non autosufficienza: dalla medicina del territorio alle strutture residenziali per le persone anziane; dalle politiche per la rigenerazione urbana all’abbattimento delle barriere architettoniche e ai trasporti. “Gli anziani, i disabili, i giovani e le donne sono l’esempio della molteplicità dei bisogni terapeutici, relazionali e lavorativi di chi vive una condizione di fragilità – ha detto Mereu -. Infatti, per la popolazione anziana e non autosufficiente o che si trova in situazione di fragilità, la mancanza di alcuni servizi di base determina un forte disagio e emarginazione”.
Per questo motivo la UilP chiede l’approvazione entro quest’anno della legge quadro per la non
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autosufficienza. “La bozza elaborata dalla commissione Turco, che è ferma nei cassetti del ministero competente, è per noi un buon punto di partenza che tiene insieme l’adeguatezza dei livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, la valorizzazione e la formazione del personale, la definizione normativa dell’assistente familiare – ha spiegato -. Siamo convinti che, anche in presenza di una crisi così grave, per la promozione del benessere e della salute dei cittadini e della comunità sia necessario investire in modo coerente, coordinato ed intersettoriale”.
IL GAP DIGITALE. Tra i punti del programma congressuale anche quello dell’esclusione digitale della popolazione anziana. A questo proposito la UILP propone delle iniziative che favoriscano la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra giovani e anziani. “Il nostro impegno sarà quello di avvicinare i pensionati alle molteplici possibilità tecnologiche oggi a disposizione. Potremo dirci soddisfatti se il nostro impegno, attraverso percorsi di formazione e di familiarizzazione, determinerà un miglioramento della qualità di vita delle persone, attraverso anche l’utilizzo delle tecnologie”.
La dichiarazione del segretario nazionale Barbagallo
“Lo slogan che la Uilp Sardegna ha scelto per questo Congresso è in perfetta armonia con ciò che la Uilp sostiene da tempo”, ha detto il segretario generale UilP Carmelo Barbagallo, concludendo i lavori. “Serve un patto intergenerazionali tra giovani e anziani. Questo, alla luce del grande cambiamento demografico: il nostro è il secondo Paese più vecchio al mondo. Questo allungamento della vita ci impone di pensare a nuovi modelli vita e di lavoro. Ad esempio, invece di far fare i lavori socialmente utili ai giovani (cosa che ha creato solo tanto precariato), questi lavori si potrebbero far fare agli anziani che lo desiderano, in modo che possano anche integrare le basse pensioni. I giovani potrebbero assistere le persone anziane e aiutarli a comprendere le nuove tecnologie. Questo aiuterebbe gli anziani e creerebbe buoni posti di lavoro per i giovani. Da troppo tempo in questo Paese si cerca di mettere contro giovani e anziani, lavoratori e pensionati, che invece devono andare avanti insieme, sono due facce della stessa medaglia. Per crescere dobbiamo ricordare il passato, praticare il presente e costruire il futuro. Insieme”.