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Ultimi appuntamenti di BCsicilia per la conclusione delle Giornate Europee dell’Archeologia

Ultimi appuntamenti di BCsicilia per la conclusione delle Giornate Europee dell’Archeologia. Domani, domenica 19 Giugno 2022, sono previste le ultime sei iniziative che si terranno a Riesi, Gratteri, Monreale, Agira, Altavilla Milicia, Cefalù.
Alle ore 8 a Riesi appuntamento alla scoperta dei luoghi dei Sicani con la visita guidata al sito archeologico di Costa delle Mandorle, stesso orario per la partenza a Gratteri della visita all’Abbazia di S. Giorgio, Alle ore 9,30 visita guidata all’ex cava di Contrada Scalilli con le antiche colonne in territorio di Monreale. Alle ore 10 inizia ad Agira la visita guidata al Castrum di San Filippo mentre ad Altavilla Milicia si va alla scoperta del territorio con la visita guidata alla Grotta preistorica Mazzamuto, alla Chiesa di Santa Maria di Campogrosso e al Ponte S. Michele. L’ultimo appuntamento è previsto nel pomeriggio alle ore a 17,00 Cefalù. “La Rocca e il Tempio ai confini del giorno”, visita guidata ai resti archeologici.
Per informazioni: Tel. 346.8241076 Email: segreteria@bcsicilia.it.
In allegato alcuni luoghi oggetto delle visite guidate.

In dettaglio i sei appuntamenti.

Riesi
Nei luoghi dei Sicani, visita guidata al sito archeologico di Costa delle Mandorle
Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” e con il patrocinio del Ministero della Cultura, organizzata da BCsicilia si terrà a Riesi, in provincia di Caltanissetta, domenica 19 Giugno 2022, l’iniziativa: “Nei luoghi dei Sicani, visita guidata al sito archeologico di Costa delle Mandorle”. L’appuntamento è previsto alle ore 8,00 in via I maggio (vicino ex Liceo Scientifico) Lat. = 37.2819885, Long. = 14.0770718.
Presentazione di Maria Catena Sanfilippo, Presidente BCsicilia sede di Riesi, descrizione del sito a cura dello storico riesino Salvatore Michele Mirisola. Durata dell’escursione 2h circa. Si consiglia abbigliamento adatto, cappellino e acqua. Per partecipare all’iniziativa tel. 338.3841409 email: riesi@bcsicilia.it.
Il territorio di Riesi fu occupato dalle popolazioni già dal III-II millennio a.C., dove, successivamente, vi si stanziarono Sicani e Siculi. Le sepolture rinvenute in contrada Costa delle Mandorle risalgono all’epoca dei Sicani. Le numerose  tombe “a forno” si trovano su uno sperone roccioso, dove negli anni ’70 del secolo scorso sono stati rinvenuti vasetti, manufatti in selce e cocci vari che sono conservati nei musei di Agrigento e Gela.

Gratteri
Sulle tracce del Sacro Graal. Visita guidata all’Abbazia di S. Giorgio
Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” e con il patrocinio del Ministero della Cultura, organizzata da BCsicilia si terrà a Grateri, in provincia di Palermo, domenica 19 Giugno 2022, l’iniziativa: “Sulle tracce del Sacro Graal. Visita guidata all’Abbazia di S. Giorgio”. L’appuntamento è previsto alle ore 8,00 in Piazza Matrice a Gratteri Lat. = 37.966397  Long. = 13.972739. Per prenotazioni: Tel. 320.3495881 – 377.4553505 Email: visitgratteri@gmail.com.
L’associazione Visit Gratteri propone escursione con guida e pranzo.
I ruderi di un’abbazia normanna, unica nel suo genere, sono immersi nel bosco di Gratteri. Si tratta di uno dei monumenti storici più antichi del borgo madonita, a mezz’ora di cammino dal centro abitato, attraversando un paesaggio naturale incontaminato.
Il sito, oggi, è meta prediletta di numerosi visitatori sia italiani che stranieri che si spingono alla scoperta di quello che potrebbe sembrare, a prima vista, un rudere come tanti, ma che in realtà, è una pietra miliare del Cammino dei Normanni in Sicilia.
La chiesa del monastero di San Giorgio è infatti, un bene culturale di singolare importanza nel panorama siciliano dal punto di vista storico, artistico, spirituale, antropologico. Le sue origini risalgono al sec. XII e si situano in un periodo della storia medievale molto complesso e, allo stesso tempo, intrigante.
Un priorato fondato dai Normanni e affidato ad un ordine francese, i monaci Premostratensi, unico esempio in Sicilia per poi, nel 1300, essere ereditato dagli Ospitalieri di Gerusalemme, meglio noti come i Cavalieri di Malta, che la detennero per diversi secoli come commenda.
Una storia affascinante di un monumento normanno dove fatti realmente accaduti e singolari leggende si fondano insieme in uno scenario fortemente suggestivo che rendono quello di Gratteri un documento storico del periodo normanno.

Monreale
Visita guidata all’ex cava di marmo di Contrada Scalilli
Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” e con il patrocinio del Ministero della Cultura, organizzata da BCsicilia, in collaborazione con l’Archeoclub, si terrà domenica 19 Giugno 2022, l’iniziativa: “Antiche colonne: visita guidata all’ex cava di marmo di Contrada Scalilli in territorio di Monreale”. L’appuntamento è previsto alle ore 9,30 presso Strada Statale 118 Corleonese Agrigentina (Bivio Santuario Madonna di Tagliavia – Int. SP 42). Lat. = 37.878586  Long. = 13.317642. Per informazioni: Tel. 346.8241076 – Email: segreteria@bcsicilia.it. Presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia. La visita sarà guidata da Angelo Vintaloro, Presidente Archeoclub Comprensoriale medio ed alto Belice-Corleonese.
Le colonne in pregiato marmo rosso stazionano nell’ormai esaurita cava di Contrada Scalilli, ai piedi di Pizzo Nicolosi, estremità occidentale della Rocca Busambra in territorio di Monreale. Tradizioni orali tramandano che dovevano essere utilizzate per il Duomo di Alcamo, ma durante il trasporto si spezzarono e i cavatori desisterono dal continuare. Il marmo venne invece utilizzato a Corleone, nel Monastero del Ss. Salvatore e all’ex Ospedale dei Bianchi, a Ficuzza nel Palazzo Reale e nei palazzi dell’antica borghesia del territorio. Il marmo rosso di Scalilli è stato anche utilizzato per il Palazzo Montecitorio a Roma, tanto che viene chiamato anche Marmo Montecitorio. Quel luogo silenzioso con le colonne abbandonate e un’altra in parte estratta ma ancora in situ rendono l’area simile ad una piccola “Cava di Cusa”.

Agira
Il Castrum di San Filippo: visita guidata al Castello
Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” e con il patrocinio del Ministero della Cultura, organizzata da BCsicilia, in collaborazione con Giubbe d’Italia e il Centro Turistico Giovanile, si terrà a Agira, in provincia di Enna, domenica 19 Giugno 2022, l’iniziativa: “Il Castrum di San Filippo: visita guidata al Castello di Agira”. L’appuntamento è previsto alle ore 10,30 in Piazza Garibaldi ad Agira. Lat. = 37.656998  Long. = 14.522581. Per informazioni: Tel. 388.9762474 Email: segreteria@bcsicilia.it. Presentazione di Luigi Manno di BCsicilia.
Il Castello di Agira è tra i principali monumenti caratteristici della cittadina situata nella Provincia di Enna. Si tratta di un antico castello posto sulla cima del Monte Teja. L’antico maniero si trova a circa 820 sul livello del mare, mostrandosi come una delle fortezze più alte della Sicilia, con una posizione strategica che, un tempo, permetteva di avvistare i nemici a gradi distanza, mentre oggi si presenta come una meravigliosa terrazza panoramica da cui poter ammirare le splendide terre siciliane e diversi comuni in lontananza. Si è certi che il Castello di Agira sia esistito già nel periodo greco. L’avvento degli Arabi in Sicilia fu molto significativo per la città di Agira e per il suo Castello, visto che la popolazione che vi si insediò trovò nella fortezza agirina una delle principali roccaforti della loro epoca. I nuovi arrivati fortificarono ulteriormente la cinta muraria, rendendola più sicura grazie all’edificazione di tre anelli murari concentrici. Nella documentazione storica dalla prima età normanna il luogo compare con il toponimo Mons Argirium o Sanctus Philippus de Monte Argyri, dovuto alla presenza di una chiesa e di un monastero eretti in onore di San Filippo siriaco almeno fin da età bizantina.  A partire dal 1187 la signoria di San Filippo finisce nelle mani dei de Parisio, fino al 1274, quando il borgo diventa terra demaniale. Fino al Trecento, il Castello di Agira continuò a ricoprire importanti ruoli nella politica della Sicilia, tanto da vedere anche ospiti illustri, come lo stesso Re di Sicilia Ludovico d’Aragona, nel 1354. Poco dopo, il Castello di Agira venne dismesso dalle sue funzioni militari, decretando l’inizio di uno stato di abbandono che non ebbe mai fine, causandone un degrado lento e inesorabile, fino a quando, nel 1693, un devastante terremoto fece crollare gran parte della sua struttura, lasciandoci solo pochi pezzi da poter ammirare oggi. Nel 1778 Vivant-Denon annotava che sulle fondamenta delle antiche mura erano state costruite le nuove case. Del castello sopravvivono ruderi che consentono una ricostruzione parziale del complesso. Esso doveva essere circondato da una cinta muraria di cui sono visibili, sul lato ovest, la cortina intervallata da tre torri di pianta e dimensioni diverse.

Altavilla Milicia
Alla scoperta del territorio
Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” e con il patrocinio del Ministero della Cultura, organizzata da BCsicilia, si terrà a Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, domenica 19 giugno 2022, l’iniziativa: “Alla scoperta del territorio: visita alla Grotta Mazzamuto, alla Chiesa di Santa Maria di Campogrosso e al Ponte S. Michele ad Altavilla Milicia”. L’appuntamento è previsto alle ore 10,00 al Belvedere in via Giovanni Amendola ad Altavilla Milicia Lat. = 38.0438205, Long. = 13.5521639. Per informazioni: Tel. 339.4121267 – Email: Presentazione di Nunziella Urso, Presidente BCsicilia Sede di Altavilla Milicia e di Maria Giammarresi, Presidente BCsicilia Sede di Bagheria. Le visite saranno a cura del prof. Salvatore Brancato e dell’ing. Gaetano Lino. Si raccomanda abbigliamento comodo e borraccia con acqua.
Visita guidata alla grotta Mazzamuto, alla Chiesa di Santa Maria di Campogrosso e al ponte San Michele, siti ubicati nel territorio di Altavilla Milicia. La Grotta Mazzamuto è una vasta caverna con un’appendice al fondo che conserva tracce dell’antico deposito paletnologico. L’intero piano di calpestio è disseminato di grandi massi che affondano nella terra rossa con scarsi resti dell’estinta fauna pleistocenica. Si rinvengono tracce di paleosuolo databile al Paleolitico superiore concrezionato sulle pareti a circa quattro metri dal piano di calpestio. Sulla parete destra, presso l’ingresso, si intravvedono tratti a carbone con tracce di iscrizioni. Chiesa di Santa Maria di Campogrosso, denominata anche Chiesazza, insieme al Monastero, sono edifici risalenti al periodo della contea normanna, concessi sotto forma di feudo ai monaci  basiliani, che con l’assegnazione della chiesa, compreso il cenobio, segnarono la riaffermata cristianità sui musulmani. Già nel 1583, la chiesa risulta semidistrutta e priva di culto. Il Ponte San Michele, sito in c. d. Saraceno a valle della Chiesazza sulla ex regia trazzera “Ponte San Giovanni- Altavilla Milicia-Ponte Saraceno-Caccamo” fu probabilmente ricostruito su fondazioni romane. Il ponte è a schiena d’asino, ad un arco a sesto acuto con doppia ghiera. Grazie all’impegno di BCsicilia, che ha sollecitato l’esecuzione dei lavori di consolidamento fornendo opportuno progetto, unitamente al comune di Altavilla Milicia e alla sensibilità mostrata dalla Soprintendenza ai beni culturali di Palermo, il ponte nel 2019 è stato oggetto di lavori di restauro che hanno permesso di salvare un’opera di rilevante bellezza quando ormai era prossima al crollo totale.

Cefalù
La Rocca e il Tempio ai confini del giorno. Visita guidata ai resti archeologici
Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” e con il patrocinio del Ministero della Cultura, organizzata da BCsicilia si terrà a Cefalù, in provincia di Palermo, domenica 19 giugno 2022, l’iniziativa: “Cefalù: la Rocca e il Tempio ai confini del giorno. Visita guidata ai resti archeologici”. L’appuntamento è previsto alle ore 17,00 in Piazza Garibaldi a Cefalù. Lat. = 38.0371908 Long. = 14.022418. Per informazioni: Tel. 320.6468568 – Email: cefalu@bcsicilia.it. Visita guidata a cura dalla prof.ssa Valentina Portera, Presidente BCsicilia sede di Cefalù.
Passeggiata archeologica alla scoperta dei sentieri del Parco della Rocca di Cefalù e della storia legata al sito. Un itinerario sulle tracce del passato che condurrà i partecipanti ad indagare la storia attraverso le evidenze custodite in loco, ricostruire le vicissitudini dell’insediamento cefalutano, conoscere le motivazioni politico-economiche, ma anche culturali e religiose che hanno reso questo luogo la Kephalé della costa tirrenica ed il suo Tempio “occhio singolo”, punto preciso e privilegiato dal quale contemplare l’eterno ciclo della vita.  Si raccomanda di indossare calzature comode.

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