Comunicati Stampa

Elezioni, OGGI ore 15, Marco Cappato presenta la lista “Per i referendum e la democrazia”

Interverrà: Marco Cappato, Virginia  Fiume e Marco Perduca e gli esponenti di organizzazioni e partiti che hanno finora aderito all’appello, già firmato da 500 persone, toccati dalla discriminazione in atto. Come Beatrice Brignone, segretaria di Possibile; Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione ComunistaSinistra Europea, Gianluca Guerra e Eliana Canavesio, Presidenti di Volt Italia; Mario Calì, presidente Socialisti Democratici; Alessandro Fusacchia segretario di Movimenta; Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale; Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo. Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani

Interventi anche di Riccardo Magi di +Europa, personalità come il Professor Rodolfo Lewanski dell’Università di Bologna, Dottor Stefano Sotgiu dell’Università di Sassari, Armando Massarenti, filosofo ed epistemologo italiano; Stefano Quintarelli, Imprenditore, informatico, professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza.

Marco Cappato: “avviata la raccolta delle candidature”.  

Virginia Fiume ha 39 anni, vive a Bruxelles ed è in sciopero della fame per dare corpo alla richiesta, indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi, di consentire la firma digitale per la raccolta delle 60.000 sottoscrizioni autenticate e certificate necessarie entro il 22 agosto per presentare una nuova lista alle elezioni.necessarie a chiunque voglia presentare una lista alle prossime elezioni.  I partiti già presenti in Parlamento -i quali non sono riusciti tutti insieme a portare alle urne nemmeno un cittadino su due alle scorse elezioni- si sono già auto-esentati dalle firme. Potranno dunque serenamente scannarsi fino al 21 agosto su nomi e alleanze. Qualunque lista / partito che invece non faccia parte del club è obbligata per legge -se vuole sperare di raccogliere le firme- a definire le candidature subito e a presentarsi da sola alle elezioni. Nessuna alleanza è possibile, infatti, dovendosi indicare sui moduli da firmare anche i candidati oggetto dell’intesa, che però gli “auto-esentati” del club decideranno all’ultimo. In pratica, i partiti hanno creato un sistema blindato di autoprotezione dalle minacce esterne.

Sbarrata la strada delle leggi di iniziativa legislativa popolare, sbarrata la strada del referendum, l’attuale sistema è costruito in modo tale da sbarrare anche la strada delle elezioni per qualunque realtà sociale significativa che cercasse di esprimersi autonomamente anche sul piano del consenso. Noi non ci rassegnamo. Insieme a tante donne e uomini di buona volontà, persone malate, disabili, personalità del mondo della scienza e della cultura, abbiamo avviato la raccolta delle candidature per comporre una lista per il diritto alla democrazia e ai referendum, per cercare di interrompere la violazione in atto dei diritti umani, civili e politici, del popolo italiano. La sottoscrizione digitale non risolverebbe il problema, ma attenuerebbe la violenza e ottusità burocratica che produce una discriminazione intollerabile, non nei nostri confronti, ma nei confronti di qualunque “corpo estraneo” al sistema dei partiti.

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