Negli ultimi anni la presenza di campetti di gioco per il padel è esplosa nell’isola: il nuovo sport, parente del tennis, sta spopolando.
Non avrà nulla a che vedere con il tennis, come tengono a ricordare gli adepti di questo sport, ma il padel sta riscuotendo un successo sempre maggiore. In particolare in Sardegna.
Lo sport, tra i più popolari in Spagna e in America Latina, è un’evoluzione del “paddle tennis”, una prima derivazione dallo sport del tennis che però aveva ancora a che fare con campi delimitati da linee, non pareti (seppur più piccoli di un normale campo da tennis, e con un rete più bassa).
Le regole del padel/paddle
Rispetto al tennis, il padel/paddle è uno sport prevalentemente giocato in doppio, con due giocatori (due uomini, due donne o misto) a fronteggiare una coppia rivale. Altra differenza con il tennis è che il campo è delimitato da delle pareti, oggi trasparenti per favorire la visione del pubblico sugli spalti: queste pareti sono parte del gioco, in quanto la pallina può toccarle e e fungono da sponde per rendere imprevedibile il gioco.
Come nel tennis, il punto è decretato al secondo rimbalzo a terra della pallina nella metà campo avversaria, e i giocatori possono uscire dalla “gabbia” per evitarlo nel caso la pallina si diriga all’esterno. Le battute sono dal basso, effettuate dopo che la pallina abbia compiuto un rimbalzo a terra.
A livello di regole di punteggio e cambio campo, il padel segue il tennis. L’unica differenza è che nel primo non ci sono tornei a cinque set come negli slam, ma le partite sono sempre a tre set (i singoli punti sono molto più lunghi rispetto al tennis).
L’esplosione in Italia
Lo sport del padel in Italia ha visto un’incredibile impennata negli ultimi dieci anni. Secondo quanto riportato da MrPadelPaddle, lungo “lo stivale” erano presenti solo 20 campi nel 2013. Il numero ha iniziato a crescere vertiginosamente nel 2015, arrivando ai 1279 di inizio 2020. Ma la cosa incredibile è che dal quel momento a oggi, in due anni di crisi, il numero è esploso, toccando quota 5201 campi e 2053 strutture affiliate.
Questa disciplina, inizialmente vista in maniera un po’ snobistica come un’attività per tennisti in pensione, è cresciuta anche grazie alla valorizzazione da parte di volti noti del calcio e dello spettacolo.
Anche la Sardegna nel pieno della “rivoluzione padel”
Nel 2020 erano appena 7 i circoli padel affiliati in Sardegna, per un totale di 21 campi. A guidare lo sport nell’isola era già allora Campadel (a Cagliari, a pochi passi dal Tribunale dei Minori), che con 10 campi rimane il leader regionale.
A inizio 2022 i campi sono diventati 101, quintuplicati nel giro di due anni nonostante le difficoltà del periodo. Inoltre, dai 400 tesserati del 2020 si è passati ai 3200 del 2021, una crescita di otto volte in una situazione di piena emergenza!
L’espansione non accenna ad arrestarsi, e i nuovi campi continuano a sorgere in giro per l’isola, anche nei luoghi meno popolati: si pensi al comune di Baradili (Alta Marmilla, provincia di Oristano), il meno popolato della regione, che a giorni (domenica 31 luglio) inaugurerà il proprio campo da padel.
Eventi di padel in Sardegna
Con la diffusione dello sport a livello regionale, anche gli eventi hanno iniziato a crescere. Nel 2021 sono stati 9 i tornei che si sono tenuti nell’isola, con l’assegnazione dei titoli sardi Assoluti e di Terza categoria.
Ma ancora più importante è che a Cagliari negli ultimi anni si sono tenute le Cupra Finals della FIP, un evento cui partecipano giocatori di alto livello da tutto il mondo. Sempre a Cagliari, nello stesso periodo, si è tenuto il Sardegna Open, parte del World Padel Tour, che tuttavia quest’anno è stato cancellato a causa del mancato rispetto dei termini contrattuali da parte di una delle due metà (non è chiaro se il WPT stesso o la parte sarda).