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Cittadini del Mondo di Cagliari visita il progetto artistico, sociale e culturale “Il Mosaico di Andreina” di Arezzo

Le attività del programma socio-culturale “Conoscenza, integrazione e scambio reciproco” ideato da “Cittadini del Mondo di Cagliari” con il sostegno della Fondazione di Sardegna, ha fatto tappa lo scorso 7 settembre ad Arezzo, nell’ambito delle iniziative che hanno toccato la Toscana e l’Umbria.

Un momento di confronto e scambio di buone prassi che ha visto protagonisti il Presidente di Cittadini del Mondo OdV Giuseppe Carboni e  l’artista Andreina Giorgia Carpenito dalla cui creatività artistica nasce il “Mosaico di Andreina” un’opera di arte pubblica site-specific, in corso di realizzazione dal 2009. L’opera, nata per salvare dalla demolizione la Chiesa dello Spirito Santo di  Indicatore (Arezzo), costruzione in cemento armato degli anni sessanta,  a pochi km dalla città di Arezzo, occupa una superficie di circa 900 mq, all’interno e all’esterno della Chiesa, quando completata coprirà una superficie di 3000 mq.

Insieme all’artista Andreina Giorgia Carpenito dal 2013 hanno prestato la loro opera gratuita per la realizzazione del mosaico: 300 tra mosaicisti e scultori, provenienti da Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Austria, Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Guatemala, Cile, Turchia, Iran, Cina, Giappone, Israele e Italia; associazioni del mosaico di rilevanza internazionale come la DOMO (Germania) e il Mosaico Paulista (Brasile); più di 1000 volontari provenienti da ogni parte del mondo. Il mosaico è stato inserito nella banca dati del CIDM  (Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico) – una sezione del Museo d’Arte della città di Ravenna nata per promuovere la ricerca, lo studio e la valorizzazione del mosaico.

Giuseppe Carboni Presidente dell’Associazione Cittadini del Mondo ha così sintetizzato l’incontro con l’artista Andreina Giorgia Carpenito e l’Associazione Ezechiele:“una realtà importante dove l’arte è la scintilla che crea socialità e accoglienza, dove nessuno è spettatore ma tutti sono protagonisti, e dalla quale abbiamo tanto da imparare. Lavoreremo per fare in modo che fra le migliaia di mosaicisti, artisti, scultori e volontari provenienti da tutto il mondo che ogni anno contribuiscono al “Mosaico di Andreina”, vi siano sempre più artisti e volontari provenienti dalla Sardegna compresi i tanti di origine straniera che hanno scelto la nostra Isola come loro casa”

L’APS Ezechiele no-profit fondata nel 2012, si avvale di un gruppo di collaboratori per la maggior parte volontari, e svolge il ruolo di coordinare tutte le attività di avanzamento del mosaico e di organizzare attività di carattere artistico, culturale, educativo e sociale negli spazi espositivi del Centro Polivalente per le Arti di Indicatore (Arezzo). Ogni anno vengono proposte lezioni di arti applicate, di mosaico, di fotografia, di musica, di scultura, di grafica, di lingua, di apicoltura, ecc. aperte a tutti, con l’obbiettivo di promuovere l’inclusività di gruppi sociali svantaggiati, delle persone diversamente abili  e favorendo la conoscenza reciproca come le comunità di origine straniera presenti nel territorio.

Inoltre, l’Associazione di occupa dell’ospitalità per artisti, volontari e studenti che offrono la loro collaborazione per l’avanzamento del mosaico o per prestare lavoro socialmente utile.

La tappa di Arezzo, ha permesso un importante momento di conoscenza reciproca, fra due realtà che pur diverse, hanno in comune finalità, obbiettivi e sensibilità sociale, in particolare nel corso dell’evento sono state illustrate le attività a carattere sociale e culturale che Cittadini del Mondo di Cagliari promuove dal lontano 2001 dapprima con l’accoglienza dei bambini bielorussi del Progetto Chernobyl e poi con la nascita del Centro Culturale e Biblioteca “Rodnoe Slovo” presso l’Oratorio di Sant’Eulalia a Cagliari e le tante attività culturali e di aggregazioni finalizzate allo scambio culturale e la conoscenza reciproca fra comunità locale e diaspore presenti nel territorio. Il progetto “Conoscenza, integrazione e scambio reciproco” sostenuto dalla Fondazione di Sardegna rappresenta una ulteriore tappa di questo impegno anche grazie al valore aggiunto rappresentato dall’opera di Karim Galici unregista, drammaturgo/sceneggiatore, attore e manager culturale che ha ben sintetizzato l’’essenza del progetto attraverso i docufilm  “Dall’est con amore. Quattro storie di vita e integrazione” e “La vita sopra ogni cosa. Storia di un Padre Ortodosso in Sardegna”.

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