Lo zucchero aggiunto nei cibi può favorire numerosi problemi di salute. Per individuarlo è importante leggere con attenzione le etichette.
I rischi del mangiare troppo dolce
L’Organizzazione mondiale della sanità, in relazione agli zuccheri, consiglia di non superare una quantità pari al 10% totale di energia. In un giorno, non bisognerebbe superare la dose di circa 6 cucchiaini da tè. Il conteggio comprende gli zuccheri aggiunti per esempio nel caffè o nella macedonia.
Eccedere con questo ingrediente predispone a molti disturbi come il diabete di tipo 2 ed il sovrappeso. Si possono sviluppare anche patologie cardiovascolari e carie.
Inoltre, quando si assumono zuccheri semplici si ha un innalzamento veloce dell’insulina che, poco dopo, decresce causando lo stimolo dell’appetito. Il rischio è che, alla lunga, si vada incontro ad obesità e sovrappeso.
Zucchero aggiunto, i cibi che lo nascondono
Per individuare gli alimenti contenenti zuccheri aggiunti è indispensabile leggere le etichette. Oltre al saccarosio bisogna prestare attenzione allo sciroppo di glucosio, al glucosio, alle maltodestrine, al destrosio, allo sciroppo di malto e al fruttosio. Spesso, gli alimenti sono migliorati grazie alla melassa, al miele, all’amasake e allo sciroppo di agave.
Lo zucchero è aggiunto in molte salse, come il ketchup, la salsa rosa e nei preparati per crostini. E’ presente in alcune salse di pomodoro, nel vino bianco, nelle zuppe e nei cereali per la prima colazione. Si trovano zuccheri nella frutta secca, come uvetta ed albicocche, e negli yogurt, compresi quelli bianchi. Sono usati anche nelle conserve come, per esempio, i piselli o il mais in scatola ma anche nelle giardiniere e nelle cipolline sott’aceto. Questo ingrediente è aggiunto nelle pizze, nei lievitati ed in svariate tipologie di pane confezionato.
L’industria alimentare lo impiega per rendere più gradevoli i cibi impanati, pesce compreso, e surgelati. Inoltre, si trovano zuccheri nei salamini, anche affettati, negli insaccati e nei salumi. Può trovarsi anche nelle preparazioni di carne, come gali hamburger, e nelle salsicce.
Inoltre, questo ingrediente è largamente presente nei succhi di frutta, nelle passate di frutta e in alcuni alimenti con una percentuale minore di grassi.