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Cnpr Forum, Conzatti: “No alla revisione del PNRR”

“Professionisti determinanti per attivare investimenti dei privati e per garantire legalità”“Riordino di tutti i bonus edilizi in un’unica norma con un periodo di applicazione più lungo”Lo ha detto la segretaria della Commissione Bilancio a Palazzo Madama e candidata con Alleanza Democratica per l’Autonomia a Rovereto “Dissento da chi chiede una modifica del Pnrr. Non possiamo porci in modo differente da tutti gli altri Paesi europei. Molti bandi sono già stati pubblicati e una revisione implicherebbe l’affossamento del Piano stesso e del progetto di Europa federale che sa contrarre debito comune. Il piano nazionale di ripresa e resilienza è una priorità assoluta per la crescita e la modernizzazione del nostro Paese oltre che per la sostenibilità del debito pubblico”. Queste le parole della senatrice Donatella Conzatti (segretaria della Commissione Bilancio a Palazzo Madama e candidata con Alleanza Democratica per l’Autonomia a Rovereto), nel corso del Cnpr Forum “Carovita, inflazione, instabilità monetaria e politica. La stagione si preannuncia complicata. Come intervenire a favore di famiglie e imprese?” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagiuca.“Il Pnrr contiene una dote di investimenti significativa che deve essere in grado di attivare anche investimenti privati. Abbiamo tutto l’interesse – ha rimarcato la parlamentare – che la stessa modalità di assunzione di debito comune europeo avvenga anche in altri settori come, ad esempio, quello energetico. Il ruolo dei professionisti è centrale per garantire legalità e lanciare un forte segnale ai privati a supportare il Piano, approfondendo la consulenza sui bandi e la gestione di queste enormi risorse”.Particolare rilievo nel corso dei lavori è stato dato al tema dei bonus edilizi “idea buona ma pessima applicazione – ha sottolineato Conzatti – meritevole nell’ottica della riqualificazione e dell’efficientamento energetico degli edifici ma la norma non è stata scritta bene, ante Draghi mancava la previsione di controlli, generando evasione fiscale per 4,4 miliardi di euro. Un provvedimento che deve andare a ordinata scadenza prevedendo poi un riordino di tutti i bonus edilizi in un’unica norma con un periodo di applicazione più lungo ma percentuali di detrazione più basse”.Tra i temi sollecitati dai professionisti che si sono confrontati nel corso del ‘faccia a faccia’ con la segretaria della Commissione Bilancio al Senato quello del ‘magazzino fiscale’: “Il Parlamento ha impostato due soluzioni: una ex ante con la possibilità di semplificare gli adempimenti in modo che sia più semplice l’attività di autoliquidazione e di versamento, già prevista e finanziata con il PNRR; l’altra ex post, ma ormai fermata dal diniego di alcuni partiti all’approvazione definitiva del DDL di riforma fiscale, con meccanismi di discarico automatico delle cartelle classificate inesigibili”.Sulla parità di genere la senatrice ha ricordato “di aver presentato diversi emendamenti per ripristinare parità di accesso per nomine e cariche per gli organi di rappresentanza del nostro ordine e per potenziare la legge Golfo-Mosca per le società quotate con il 40% delle donne nei Collegi e Cda”.Sottolineata anche la necessità di interventi strutturali nell’ambito delle professioni “oltre all’integrazione reddituale, recuperare i voucher baby sitter e un ‘albo di professionisti’ che si rendono disponibili a sostituire una collega in maternità”. Chiusura sulla responsabilità civile degli organi di controllo: “Condivido l’apertura di un tavolo tecnico per introdurre una parametrazione della responsabilità”.Luca Asvisio (presidente dell’Odcec di Torino ha sostenuto che “la stagione dei bonus edilizi giunge al termine e, anche alla luce del suo impatto in termini di sviluppo sostenibile dell’Italia, occorrono proposte per il futuro. E’ necessario dare il via a una nuova stagione di questi bonus che sono importanti per la vita del Paese ma devono sicuramente essere rivisti e tarati per un’applicazione più efficace e, soprattutto, al riparo dalle diverse truffe cui abbiamo assistito nella loro applicazione”.Sul tema delle pari opportunità si è soffermato Giovanni Battista Calì (numero uno dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Capitale), che ha ricordato come la senatrice Conzatti sia stata protagonista di importanti modifiche del dl. 139/2005, istitutivo dell’Odcec: “In particolare con l’introduzione dei Comitati per le Pari Opportunità (CPO) ai quali si deve un’azione preziosa per la riduzione progressiva delle disparità di genere. Serve uno scatto in avanti in questo campo; una programmazione efficace che consenta di ottenere i risultati necessari al rilancio della professione non solo superando i gap di genere ma anche quelli generazionali tra i giovani professionisti e quelli meno giovani”.Tema ripreso anche da Marcella Caradonna (presidente dell’Odcec di Milano) che ha messo l’accento su un argomento che: “Non è tecnico ma interessa la vita dei professionisti all’interno della quale le problematiche delle donne nello svolgimento della professione devono trovare soluzioni adeguate. Bisogna proseguire con nuove progettualità per aiutare le donne professioniste nel periodo più importante della loro vita, come quello della maternità, senza essere penalizzate oltremodo nell’attività lavorativa”.Sulle criticità relative al ‘magazzino fiscale’ è intervenuto Enrico Terzani (presidente dell’Odcec di Firenze): “Tenendo distinto il tema della lotta all’evasione, sulla quale siamo tutti d’accordo, cosa diversa è la gestione del magazzino dell’Agenzia delle Entrate. Parliamo di crediti che l’Agenzia ha già in pancia, che derivano da dichiarazioni già presentate con imposte autoliquidate, che iniziano a essere risalenti nel tempo e il loro recupero è sempre più difficile. Serve una strategia per recuperare queste somme”.Per Marco Cuchel (leader dell’Associazione nazionale commercialisti) “Il Pnrr è un’opportunità unica e irripetibile da non sprecare per il rilancio del Paese. I commercialisti hanno un ruolo fondamentale in particolare nel contrasto e nella prevenzione delle possibili frodi che potrebbero nascere dall’erogazione e dall’investimento dei tanti miliardi che arrivano dall’Europa”.In conclusione Paolo Longoni (consigliere d’amministrazione della Cnpr) è tornato sul tema della responsabilità patrimoniale degli organi di controllo nelle società e negli enti: “Un regime esageratamente grave che prevede la responsabilità dei professionisti illimitata, pari a quella degli amministratori, con l’aggravante che essendo i professionisti coperti da assicurazione costituiscono un cespite molto più appetibile per i creditori”.

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