Comunicati Stampa

Il Movimento Saharawi per la Pace chiede all’Onu di partecipare alle tavole rotonde sul Sahara

Lanciato nell’aprile 2020 da Hach Ahmed Bericalla ex rappresentante del Polisario in America Latina e Spagna, il Movimento Sahrawi per la Pace (MSP) continua a far sentire a livello internazionale la voce degli attivisti per la pace che si oppongono alle manovre algerine attraverso il gruppo Polisario. Sfidando i capi di questo gruppo di miliziani separatisti e il regime algerino che lo manipola gridando forte e chiaro il suo sostegno alla soluzione pacifica di autonomia del Sahara proposta dal Marocco.
Dalla sua prima conferenza internazionale, il MSP ha colpito duramente, il 22 e 23 settembre, riunendo a Las Palmas de Gran Canaria ex ministri e grandi politici spagnoli tra cui José Luis Rodríguez Zapatero, José Bono e López Aguilar, nonché eminenti giuristi e vari esperti internazionali insieme a chioukh capi di tribù saharawi aspirando a vedere riunite tutte le famiglie saharawi dilaniate oggi a causa del separatismo promosso e attuato dal regime militare algerino.
Avendo conosciuto una massiccia partecipazione da parte di coloro che affermano di voler “contribuire alla soluzione” e che “si rifiutano di far parte del problema”, questo evento senza precedenti è stato coronato dalla pubblicazione di un Manifesto che gli esperti che seguono da vicino la questione del Sahara lo qualificano “storico”.
Il Manifesto di Las Palmas mostra che lo spirito unionista sta prendendo sempre più piede anche all’interno del gruppo Polisario. Infatti, il gruppo Polisario creato dall’Algeria nei campi di Tindouf in Algeria nel vano tentativo di farne uno strumento di pressione e di ricatto sul Marocco sta vivendo i suoi ultimi giorni.
Si legge nel Manifesto di Las Palmas: “Siamo in presenza di coloro che vogliono essere parte della soluzione e rifiutano di essere parte del problema. Siamo di fronte a un’ondata di ragioni per credere nel cambiamento”. “Riteniamo necessario ed essenziale adottare e favorire quanto prima i meccanismi già esistenti, per la risoluzione del conflitto: Rafforzare la fiducia nel ruolo centrale delle Nazioni Unite per una soluzione di compromesso”. “In questo senso, riteniamo essenziale creare più spazi di dialogo con la partecipazione di nuovi leader, come i notabili sahrawi, il Movimento Sahrawi per la Pace o qualsiasi altro movimento politico, al fine di uscire dal circolo vizioso e intensificare gli sforzi per cercare un accordo per questa controversia. Dobbiamo sostenere l’inviato delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, ed esortarlo per maggiori sforzi ad andare avanti in modo costruttivo nella risoluzione di questo interminabile processo politico ed evitare che il conflitto non torni all’impasse”. Infine, “riteniamo che la proposta di autonomia sia il punto di partenza verso una soluzione di compromesso e verso una nuova era che offra possibilità di prosperità in pace a tutti noi”, conclude il Manifesto di Las Palmas.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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