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San Luca, proverbi e leggende del 18 ottobre

San Luca, proverbi e leggende. Le  curiosità e le tradizioni sul 18 ottobre.

San Luca, proverbi e leggende


La festa di san Luca ricorre il 18 ottobre. I proverbi relativi a tale data sono moltissimi e quasi tutti incentrati sulle condizioni del tempo. In passato era considerato un punto fermo per i lavori agricoli; ecco perché si dice che “O molle o asciutto a san Luca semina tutto”. 

Un altro detto suggerisce “Per san Luca cava la rapa e metti la zucca” ossia raccogli le rape e semina le zucche. Per la tradizione contadina, trascorsi soli dieci giorni dal 18 la bella stagione è veramente finita. Un adagio afferma “San Simone il ventaglio ripone”, quindi, il 28 ottobre,  le giornate calde sono terminate.
Secondo la tradizione contadina “Se ad ottobre tuona, l’invernata sarà buona” quindi i tuoni d’ottobre preannunciano un inverno clemente.

San Luca il pittore, la leggenda


La leggenda vuole che l’evangelista fosse un pittore e che si dedicasse soprattutto a ritrarre Maria. In particolare, a lui sono attribuite alcune Madonne nere, custodite sia in Italia che all’estero.

Fra le rappresentazioni attribuite dalla tradizione popolare al santo ci sono quelle custodite ad Oropa, a Bologna, a Czestochwa, in Polonia. La storia dice che le icone presenti a Bologna e Czestochwa le abbia realizzate proprio Luca. L’apostolo avrebbe utilizzato del legno proveniente da un tavolo presente nella casa della sacra famiglia.

Un’altra rappresentazione mariana che la leggenda vuole firmata dal religioso si trova a Bari, presso la cattedrale di San Sabino. Secondo un’antica tradizione, l’immagine detta Odigitria, è giunta al porto cittadino nell’VIII secolo. Alcuni monaci, in seguito alle persecuzioni, partono da Costantinopoli portando con sé la reliquia. Un fortunale li fa approdare a Bari e qui, i marinai scoprono il reale contenuto dei loro bauli. I marinai decidono di sequestrare l’immagine sacra e di donarla alla città dove è venerata da secoli.

Invece, le fonti suggeriscono che il religioso, prima di dedicarsi all’apostolato, fosse un medico. San Paolo, in una lettera lo definisce “il caro medico”; è quindi credibile che in gioventù si fosse dedicato alla professione medica e non all’arte pittorica.

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