Comunicati Stampa

Cunferèntzia pùblica pro faeddare de sa: CARTA EUROPEA DE SAS LIMBAS REGIONALES O MINORITÀRIAS

Relatores:
—Larentu Palermo, avogadu e espertu de deretos linguìsticos
—Gianni Marilotti, ex-senadore e relatore de sa proposta de Ratìfica de sa Carta de sas limbas
—Giuseppe Melis, Universidade de Casteddu
—Antoni Nàtziu Garau, Vitze-Presidente de sa Sotziedade pro sa Limba Sarda, giornalista
—Diegu Corràine, Presidente de sa Sotziedade pro sa Limba Sarda, istudiosu de limba sarda

•Mòderat: Lutzianu Piras, Giornalista e iscritore

> Organizant: Sotziedade pro sa Limba Sarda / Biblioteca H. J. Wolf / Papiros editziones
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Lo stato italiano ha FIRMATO la “Carta europea delle lingue regionali o minoritarie” varata dal Consiglio d’Europa nel 1992. Ma 30 anni dopo la Repubblica italiana non l’ha ancora ratificata!
Da allora, nonostante i vari tentativi e proposte di legge, la ratifica non è mai arrivata, complice spesso la caduta dei vari governi, senza che la ratifica arrivasse in aula. Come nel governo appena “passato”, la proposta di legge presentata dal senatore Gianni Marilotti, di Cagliari, ex-5S, non ha potuto concludere il suo iter.
Questo la dice lunga sul disinteresse generale della politica per la tutela a livello europeo italiano delle lingue regionali o minoritarie.
Il convegno del 5 novembre a Nuoro serve a risvegliare l’interesse per la RATIFICA, con il governo di recente insediamento. Non vogliamo mollare la presa.
Dopo Nuoro, contiamo di organizzare altri convegni sulla Ratifica a Sassari, Oristano, Cagliari.
Del resto, la Carta europea è alla base della vecchcia Legge 26 della Regione sarda, della 482 del 199 della Repubblica italiana.
Lo stato italiano non può rimanere tra gli ultimi a ratificare la Carta, se vuole dimostrare davvere di voler tutelare pienamente le 12 minoranze linguistiche al suo interno, anche in applicazione dell’art. 6 della Costiotuzione repubblicana, tanto celebrata e osannata.
Non ci sono solo i diritti ndividuali da tutelare e promuovere ma anche/soprattutto quelli collettivi dei diritti linguistici e culturali.
Non dimentichiamoci che il sardo, la lingua della nazione sarda, poi, è la lingua più parlata per numero, dopo l’italiano, dentro il territorio dello Stato italiano.
È naturale che, quindi, la celebrazione del 30° anniversario della Carta parta dalla Sardegna. Così come, evidentemente, la denuncia della ancora mancata RATIFICA!!!
Nell’androne della Domo de sos Mutilados di Nuoro, via Dante 19, è anche disponibile alla visita una mostra in pannelli dedicata alla lingua sarda, alle lingue dello stato italiano e alle decine di lingue dell’Europa

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