Le proteine vegetali possono aiutare il cuore. Si reperiscono nei legumi, nella frutta secca e negli ortaggi.
Le proteine vegetali possono aiutare il cuore
L’apparato cardiovascolare può essere preservato in salute aumentando il consumo di proteine vegetali. Una ricerca svolta dall’American heart association ha evidenziato che le tali sostanze possano ridurre i valori di colesterolo cattivo, abbassando il rischio di sviluppare pericolose placche. I partecipanti allo studio hanno sostituito alle proteine animali le vegetali, per tre volte alla settimane. I risultati evidenziano che si può arrivare ad una riduzione dei grassi pari al 4%.
Invece, un’indagine scientifica svolta a Tokyo ha dimostrato che le proteine non animali favoriscono la longevità. La ricerca, che ha riguardato circa 71mila persone, evidenzia che chi usa più proteine di origine vegetali hanno il 16% in meno di possibilità di morire per malattie cardiovascolari.
Gli esperti hanno concluso che chi modifica l’alimentazione secondo tali indicazioni va incontro anche ad altri vantaggi come il controllo del peso corporeo e della pressione sanguigna.
Le proteine vegetali
Le proteine svolgono funzioni molto preziose e sono coinvolte in numerosi processi, come quelli ormonali. Sono fondamentali per la massa muscolare, per la pelle, per i capelli e le unghie. Inoltre, contribuiscono al funzionamento della risposta immunitaria.
E’ importante sottolineare che un eccesso di proteine può essere dannoso e potrebbe causare disturbi renali.
Le proteine di origine vegetale si caratterizzano perché rispetto alle animali hanno un quantitativo ridotto di grassi. Si trovano nella frutta secca, come nocciole e mandorle, nei semi oleosi come quelli di zucca, e nelle castagne. Per farne scorta non bisogna rinunciare ai legumi che si possono abbinare ai cereali, anche integrali. Ceci, fagioli e lenticchie sono apportano ferro, potassio, calcio, fibre, vitamine del gruppo B. A renderli ancora più preziosi è lo scarso apporto di grassi.
Le proteine non animali si reperiscono nella soia, e nei suoi derivati, nel pane, nella pasta e nella quinoa. Altre fonti sono le alghe e le verdure come asparagi, zucca e funghi.