Grande successo di Rome2022. Mediterraneo oggi tra sicurezza energetica, migrazione e prosperità
Testimonianza di partecipazione all’8 edizione Rome2022, MEDITERRANEAN DIALOGUES, 2-3 dicembre 2022, di Yassine Belkassem, coordinatore nazionale della Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI), responsabile alle relazioni internazionali dello Spazio Marocchino-Italiano per la Solidarietà (SMIS) e membro del Consiglio Territoriale delle politiche di immigrazione presso la prefettura di Siena:
Sono soddisfatto di vedere la Farnesina protagonista nel dialogo euromediterraneo ed internazionale grazie a questo convegno. L’Italia sta ricuperando il suo ruolo attivo e protagonista nel Mediterraneo e nel Sahel.
Sono soddisfatto dell’incontro cordiale che ho avuto con il diplomatico italiano di alto livello, nonché Inviato personale del segretario generale dell’ONU in Sahara, Staffan de Mistura. È stata l’occasione di augurare al nostro diplomatico un in bocca al lupo nella sua nobile missione.
Sono soddisfatto per la riuscita dell’ottavo convegno ricco di contenuti ma è necessario citare alcune criticità sul dialogo euromediterraneo o meglio Mediterraneo-Africa-Asia.
Algeria alleato di Russia e Iran in difficoltà anche per il saper-fare i finanziamenti di gas, così gli algerini hanno “promesso” oggi di aprire bene i rubinetti del gas verso l’Italia, e un futuro “filo” marittimo l’elettricità lungo 260 chilometri dall’Algeria all’Italia e la Spagna. Promesse, però, già viste con tanti dubbi da esperti ed osservatori, nel senso che Algeri ha chiuso i rubinetti di gas verso Marocco e Spagna per la vicinanza di Madrid e Rabat sulla questione del Sahara Marocchino, come evidenzia l’ultimo report ISPI, presentato per l’occasione. Inoltre, gli algerini non nascondono la mancanza del loro “saper fare” ed i finanziamenti per quella larga apertura dei “rubinetti”. Mi sembra che la parola “fiable” ovvero affidabile ripetuta diverse volte dagli algerini a Roma rappresenta la difficoltà in cui vive il paese di fronte al mondo sia per il suo avvicinamento a Russia e Iran contro gli interessi dell’Occidente; sia per la sua ostilità verso Spagna e Marocco.
Sono soddisfatto di ascoltare nel convegno l’esperienza positiva del 5+5 sui tematiche varie compresa quella sulla sicurezza avvenuta la settimana scorsa a Rabat.
Migrazione:
Certamente la migrazione sud-sud, est-ovest del pianeta o verso l’Europa non è più un fenomeno momentaneo o superficiale e continuerà, anche, a causa di fattori ambientali. È imperativo includerla nel centro delle prospettive del futuro vivere-insieme europeo e mondiale considerando con equità la questione della mobilità delle persone.
L’asilo:
Quando un profugo arriva in Italia, le istituzioni competenti rispondono con una identificazione, una certa protezione, dei documenti di soggiorno e sanitari. Parallelamente i “profughi” saharawi deportati e impiantati in campi militari a Tindouf in Algeria da parte dell’Esercito algerino e le milizie del gruppo Polisario nel 1976, sono gli unici profughi nel mondo che non hanno diritto in Algeria alla giustizia, alla circolazione, al censimento, al lavoro, alla libertà d’espressione, la sanità, la protezione umanitaria e la carta di rifugiato.