Aperitivo all’Abetone con gli storici marchi dell’abbigliamento sassarese
Con la partecipazione straordinaria di Rinaldo Angiolini (menzione d’onore “Chissu Patiu”)
Per parlare di moda, arte, costume, innovazione, mestieri, informazione, cambiamento, costume, tradizione, progresso, Cultura
Metti insieme lo staff di Bagella Abbigliamento, lo stilista e docente Franco Allentini, l’estro di Rinaldo Angiolini e un locale “storico”, giovane e di tendenza a far da amplificatore al messaggio: l’incontro è servizio, programmato per domani alle ore 20 negli spazi del metropolitan bar Abetone in viale Italia.
“Coinvolgere studenti e cittadini in discussioni “informalmente complesse” incentrate su temi importanti in momenti utili raccontare storie local d’arte, artigianato e imprenditoria familiare” spiegano gli organizzatori.
L’iniziativa è dell’Accademia di Moda “Sitam”, si sviluppa in collaborazione con Beyond Photography e si racconta in quattro appuntamenti – il primo andato in scena con Michele Desole dello storico e rinomato “Desole Abbigliamento” di Sassari protagonista sulla scena – organizzati negli spazi dell’Abetone, locale che in un tempo difficile e di riflessioni diversifica e propone variazioni interessanti sul tema oltre il semplice divertimento e la sola convivialità.
Protagonisti? Facile intuirlo: i nomi storici del settore abbigliamento sassarese. Dopo Debole – che ha da poco festeggiato i 90 anni di attività – domani tocca a Bagella, attività a trazione familiare anch’essa giunta al novantesimo compleanno.
In tutto ciò, a dialogare con gli eleganti interlocutori, il docente e stilista Franco Allentini che discuterà con loro di tematiche come la ripresa post Covid, la crisi (anche) demografica della città, la resilienza della attività di famiglia, la risposta all’avvento di Internet e della grandissima distribuzione online, l’utilizzo dei social e i modi di affrontare la concorrenza, senza dimenticare la tradizione del marchio e un approfondimento sullo stesso sviluppo di un marchio.
“È importante riportare nei bar, a contatto con i giovani, discussioni che solitamente vengono trattate in convegni e congressi spesso preclusi ad una partecipazione ampia ed al coinvolgimento delle nuove generazioni. Ognuno deve fare la sua parte. Soprattutto in un momento in cui l’Amministrazione locale ha completamente messo da parte la Cultura devono essere i privati a supportare con iniziative varie uno dei settori più importanti e strategici per la crescita di una città”.