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Il giorno della Memoria per ricordare la Shoah

Il giorno della Memoria cade il 27 gennaio. Nel nostro Paese la ricorrenza in ricordo della Shoah è istituita per legge il 20 luglio del 2000.

Il giorno della Memoria per ricordare la Shoah

Il 27 gennaio, giornata della Memoria, si ricordano le vittime dell’olocausto impetrato dal nazifascismo. Nel nostro Paese la ricorrenza è voluta con la legge 211 del 20 luglio 2000. In tale data si svolgono numerose manifestazioni, convegni e programmi televisivi ad hoc.

Dopo cinque anni, nel 2005, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite sancisce che il 27 gennaio sia la giornata internazionale per la commemorazione delle vittime della Shoah.

La parola Shoah deriva dall’ebraico ed indica, originariamente, una spaventosa tempesta. Il termine poi è passato ad indicare lo sterminio messo a punto dalla Germania di Hitler
La scelta del 27 gennaio è altamente simbolica perché, in tale data, nel 1945 l’Armata Rossa entra nel campo di  Auschwitz. L’esercito tedesco, in previsione dell’avanzata russa, ha tentato di distruggere le prove di quanto accaduto ad Auschwitz senza però riuscirvi del tutto.

La manifestazione vuole non soltanto ricordare coloro che hanno perso la vita perché appartenenti ad una presunta minoranza ma anche impedire che tali errori si possano ripetere.

Il 27 gennaio giorno di celebrazione


Il 27 gennaio è un momento di celebrazione e ricordo di quanti hanno perso la vita a causa della furia nazista. Il terzo Reich desiderava liberare la Germania da chi non era considerato ariano. La stessa sorte del popolo ebreo tocca ai Sinti, ai testimoni di Geova, agli omosessuali e ai Rom. Nei campi di concentramento si trovavano anche oppositori politici, disabili, senza tetto, prigionieri polacchi e russi, mendicanti e prostitute.

La tragedia della Shoah riguarda anche il nostro Paese. Nel novembre del 1938 sono promulgate le leggi razziali che imponevano restrizioni ed obblighi legati alla razza. Agli ebrei era vietato frequentare le scuole, avere incarichi pubblici e svolgere determinati lavori come, per esempio, quello di giornalista.

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