ALBENGA- I dati sulla Diocesi arriveranno solo a marzo: è per questa ragione che questa volta l’incontro del vescovo Guglielmo Borghetti con i giornalisti si è svolto discutendo più su temi generali che specifici. In occasione della 57esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, monsignor Borghetti ha commentato, con grande prudenza ed intelligenza, rivolto ai giornalisti delle testate locali, il tema scelto dallo stesso Papa Francesco per questa ricorrenza: “Parlare con il cuore: Veritatem Facientes in caritate”, cioè dire la verità nella carità. “Sulla situazione economica della diocesi – ha detto Borghetti, da nove anni ad Albenga- c’è un grande impegno, ci stiamo rasserenando, anche se c’è ancora parecchio lavoro da fare. Si tratta di un ente complesso che ha tante ramificazioni, non è semplice da gestire”. Tanti i fiori all’occhiello della diocesi: la scuola parificata Redemptoris Mater, il Museo Diocesano, la Biblioteca del Seminario, l’Archivio Diocesano, la Casa FACI di Marina di Massa e la Libreria recentemente inaugurata. Si è anche parlato della minor presenza di fedeli durante le funzioni religiose: “Si tratta di , una situazione – ha detto Borghetti- che si è presentata dopo la chiusura per il Covid. Le persone si sono forse abituate a seguire la messa in Televisione. Ora è arrivato però il momento per chi può, di ristorare lo spirito tornando a frequentare la chiesa”. Poi un punto che apparirebbe dolente, ma solo se si vuol restare in superficie: il Seminario vuoto: “Gli ultimi seminaristi -ha proseguito il vescovo- sono usciti nel 2022, quando abbiamo ordinato don Giacomo Porro e don Andrea Allegro, rispettivamente di Loano e Albenga. La mia è stata una scelta precisa: solo seminaristi del territorio diocesano, che si conoscono, di cui si sappia la storia. Si tratta di una scelta irriformabile. A riempire un seminario non ci vorrebbe poi molto, basterebbe aprire le porte a tutti ed arriverebbero da tutta Italia. Ma il mio obiettivo non è riempirlo. In compenso, il seminario sta diventando sempre di più Centro Pastorale Diocesano, Qui si svolgono tante iniziative, c’è il polo didattico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose ligure per ottenere la laurea e che dipende dalla sede di Genova”. Fra i risultati dei quali va più fiero Borghetti c’è la Caritas: “Sicuramente – ha proseguito -è un motivo di orgoglio: il risanamento della Caritas diocesana grazie soprattutto all’impegno di don Alessio Roggero, ora passato alla Comunicazione”.
Infine il problema dell’immigrazione:” Attualmente la situazione è più tranquilla. Con la Caritas abbiamo un progetto ambizioso: realizzare una casa di accoglienza che possa dare da dormire a chi ha bisogno fino a tre notti”. In mancanza dei dati che arriveranno solo a marzo ci siamo rivolti alla pubblicazione “Lo Stato del Clero Diocesano” del 2022 da cui abbiamo estrapolato questi dati: Abitanti: 176 mila, 157 mila battezzati, Vicariati: 12, Parrocchie: 162, Sacerdoti Diocesani:105, Sacerdoti diocesani residenti fuori diocesi:18, Sacerdoti extra diocesani e religiosi con incarico: 23, sacerdoti extradiocesani residenti in diocesi: 4, Diaconi nella forma transitoria: 2, Diaconi permanenti: 21, Sacerdoti regolari oriundi della Diocesi: 18, Sacre Ordinazioni Diaconali: 2, Istituti religiosi maschili :10 (per un totale di 31 sacerdoti e 9 religiosi), Società di vita apostolica maschili: 1, Eremiti Diocesani: 1, Istituti religiosi femminili: 30 (per un totale di 203 religiose e 3 novizie), Istituti secolari femminili: 1 (3), Ordo Virginum:2, Santuari Antichi: 6, Chiese Collegiate antiche:1, Cappellanie Ospedaliere: 3, Cappellanie Carcerarie: 1, Cappellanie Universitarie:1, Istituti Diocesani: 11, Associazioni Clericali: 1, Associazioni pubbliche di Fedeli: 4, Aggregazioni laicali: 29, Canonici Effettivi: 12, Canonici Emeriti: 5, Canonici Onorari:4, Cappellani: 4.
CLAUDIO ALMANZI