Terralba: a Egidio Loi la medaglia in memoria alle vittime delle Foibe
Egidio Loi, classe 1921, martire delle Foibe riceve la medaglia in memoria delle vittime delle foibe dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’evento pubblico si tiene a Terralba giovedì 9 febbraio. Ma chi Egidio Loi, di lui la storia ufficiale se ne è occupata veramente poco.
Egidio Loi: dalla Sardegna alle Foibe
Egidio Loi nasce a Terralba, ridente cittadina dedita all’agricoltura nel campidano di Oristano, il 17 novembre 1921. Figlio di Raimondo e Battistina Putzolu è un contadino, frequenta le scuole sino alle quinta elementare .Giovane allievo carabiniere in ferma ordinaria di 18 mese incontra la guerra nel 1942. E’ l’8 febbraio 1942 quando il giovane sardo è impegnato nelle operazioni di guerra nei Balcani , subito dopo insieme ad altri viene aggregato alla Legione Carabinieri di Trieste e quindi al Gruppo Carabinieri di Pola in Istria. Sono mesi duri e difficili per un giovane alle prime armi. Arriva l’armistizio, è il 1943, Loi continua a prestare servizio presso la Questura di Pola, prima dell’occupazione delle truppe jugoslave del Maresciallo Tito. Giovane coraggioso e fiero dei proprio ideali a guerra cessata si sposa con una giovane di Pola e, credendo a ciò che veniva detto agli italiani dai titini si consegna alle truppe jugoslave, le tracce storiche riportano che Loi viene arrestato forse nei pressi di Dignano l’8/05/1945. Inizia il tormento di Loi che come altri viene trasferito in carcere e poi prigionieri a bordo di una nave cisterna che durante il tragitto urta contro una mina. Loiè tra i sopravvissuti e riesce a raggiungere la riva a nuoto. Da quel momento la vita di Loi è molto breve infatti diventa uno dei 100 sardi scomparsi nelle foibe.
Arrivato a nuoto nella zona di Vareschi insieme ad altri prigionieri Loi viene portato in una scuola, forse quella di Carnizza dove resta 6 giorni. Ennesimo trasferimento, un gruppo verso Dignano e l’altro in direzione ignota. Loi scompare nel nulla di una delle foibe in zona non nota del territorio slavo.
ì
SARDEGNA
Caduti sardi infoibati o diversamente massacrati (fucilati, annegati, seviziati, morti di stenti nei lager slavi) in tempo di guerra ed a guerra terminata
Addis Nicolò
Angius Efisio
Atzori Francesco
Baroli Giulio
Barone Giovanni
Barone/Baroni Francesco
Basciu Flavio
Biggio Salvatore
Boi Olindo
Buassi Carlo
Busu Bianco
Campus Costantino
Carbone Vincenzo
Caredda Eraldo
Casari Giacomo
Chessa Lorenzo
Chessa Luigi
Chessa Salvatore
Chironi Antonio Francesco
Cirotto Giovanni Maria
Coa Costantino
Coghe Giuseppe Melchiorre
Conti Giovanni/Giovannino
Contu Angelo
Contu Giuseppe
Contu Salvatore
Corrias Efisio
Cossu Pasquale
Cruccas Dino
De Muro Francesco
Deplano Giovanni
Deplano Serafino
Deriu Antonio
Dessena Antonio
Dessì Manca Antonino
Detotto Antonio Giuseppe
Dolce Alberto
Faè Giuseppe
Faedda Giovanni
Fancello Mauro Antonio
Flore Vincenzo
Foddai Gioanmaria
Foddai Leonardo
Follesse Beatrice
Frongia Giuseppe/Giuseppino
Ganzardi Ettore
Gaspa Giovanni
Gaviano Angelo
Ghi Andrea
Ghiglieri Raimondo
Grauso Ernesto
Gutierrez Stefano
Lai Orazio
Lampis Giovanni
Linaldeddu Pietro
Lissia Giuseppe
Lobina Alfredo
Loi Egidio
Loriga Giuseppino
Madau Giuseppe
Maguledda Antonio
Mainas Giuseppe
Manca Augusto
Manos Francesco
Manuzzo Pietro
Marogna Gavino
Marras Giovannino
Marzeddu Costantino
Masala Pietro
Mascia Francesco
Mastinu Giovanni
Medda Ottavio
Melis Giovanni
Meloni Giuseppe
Melosu Ignazio
Mirai Angelo
Mongiu Pietro
Motzo Edoardo
Mulargia Antonio Pietro
Mulargia Giuseppe
Mulargia Leonardo Antonio
Mulas Sebastiano
Mura Mario
Mura Pietro
Murgia Giovanni
Nicolai Giacomo
Oliva Pietro Salvatore
Onorato Giuseppe
Orecchioni Pasquale
Pais Pietro
Pais Salvatore
Pala Giuseppe
Pala Salvatore
Pelici/Palici Cesare
Peralta Giovanni
Pilo Antonio
Pilo Michele
Pinna Antonio
Pinna Benito
Pinna Folco
Pintus Giovanni
Piras Antonio
Piras Emanuele
Pisano Giuseppe
Poli Giovanni
Porcedda Alessio
Porcù Giuseppe
Porru Silvio
Puggioni Salvatore
Pusceddu Angelo
Putzu Nino
Roych Ennio
Saba Giovanni
Sagheddu Antonio
Sanna Emilio
Sanna Sebastiano
Santandrea Antonio Efisio
Satta Carmine
Sau Giovanni
Saxida Giuseppe
Secci Salvatore
Serra Andrea
Serra Francesco
Serra Giuseppe
Siddu Giuseppe
Solinas Antonio
Solinas Giovanni
Sorresu Efisio/Egidio
Sotgiu Francesco
Spiga Francesco
Tanda Genesio
Tatti Antonio
Tiana Giovanni Battista
Tiloca/Tilocca Antonio Maria
Tiloca/Tilocca Luigi
Tocco Fabiano
Todde Pietro
Uras Gavino
Vacca Giacomino
Zumbo Giovanni
Per eventuali discrasie, si provvederà a correggere, od accrescere il numero dei Caduti che è quasi sempre in difetto, perché molte Spoglie giacciono ancora in fondo alle Foibe o negli altri luoghi del Martirio, dove attendono giustizia postuma. Conviene aggiungere che, in casi limite, le fonti possono comprendere Nomi di “ritornati” sfuggiti alle rilevazioni per carenza di giuste comunicazioni.
Fonti più significative: Onorcaduti, Giorgio Pisanò, Gianni Bartoli, Archivio Livio Valentini, Fondazione RSI, Vittime di Nazionalità Italiana a Fiume e dintorni, Gaetano La Perna, Guido Rumici, Albo d’Oro di Luigi Papo, Albo d’Oro di Luigi Papo rivisitato da Giorgio Rustia.
Laura Brussi Montani
Volontariato per non dimenticare
Opera Nazionale per i Caduti senza Croce – Sede di Roma
Grazie per l’approfondimento