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Quaresima, le ceneri ed il digiuno

Quaresima è il periodo antecedente Pasqua. Il suo inizio è fissato il mercoledì delle ceneri, successivo al martedì grasso.

Quaresima il periodo antecedente la Pasqua

Il termine Quaresima fa riferimento alla sua durata: quaranta giorni. Nelle sacre scritture si tratta di un numero che si ripete con costanza. Sono quaranta i giorni che Gesù passa nel deserto, che Mosè trascorre sul Sinai e quelli della durata del diluvio universale.

Inizia il mercoledì successivo al martedì grasso e si conclude a Pasqua. 

Si tratta di un periodo di preghiera, carità e pentimento. I fedeli sono invitati a riflettere sulla propria vita, decidendo di convertirsi e di purificarsi. In questo cammino si dovrebbe decidere di rinunciare a piccole cose, magari limitando le ore trascorse in chiacchiere. In passato, la Quaresima era sinonimo di astinenza dal consumo di carne.  Invece,  oggi tale prescrizione è prevista soltanto per i venerdì ed il venerdì santo.  L’astinenza dalle carni permette di mangiare latticini, uova e pesce.

Le ceneri

Il primo giorno del cammino quaresimale è detto delle ceneri. Al termine delle celebrazioni liturgiche, ai fedeli sono imposte le ceneri, ottenute dopo aver fatto bruciare i rametti di ulivo benedetti della domenica delle palme.

La cenere indica la fragilità della condizione umana ma anche la volontà di pentirsi e di iniziare una nuova vita.

Invece, nel rito ambrosiano non si trova tale pratica e il periodo quaresimale inizia dopo quattro giorni, ossia di domenica.

Il mercoledì delle ceneri è digiuno, ossia si dovrebbe mangiare soltanto una volta durante tutto il giorno; chi lo desidera può suddividere il cibo in due pasti. Sia per il digiuno che per l’astinenza bisognerebbe evitare le pietanze particolarmente ricercate e gli ingredienti più costosi. La stessa indicazione vale per le bevande. L’astinenza è suggerito a partire dal 14 anni mentre il digiuno vale per coloro che hanno dai 18 ai 60 anni. Entrambe le prescrizioni non si applicano a coloro che sono ammalati.

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