L’Unione Interparlamentare Araba saluta sforzi del Re Mohammed VI pro Palestina e respinge arroganza del Parlamento Europeo
e ha sottolineato che “la regione non vivrà in pace e sicurezza senza che il popolo palestinese ottenga tutti i suoi diritti usurpati”, chiamando a questo proposito di adoperare “tutti gli sforzi possibili per purificare l’ambiente arabo e regolare le controversie tra gli Stati arabi, al fine di rafforzare i ranghi, unire la parola e rafforzare le basi della sicurezza araba nel suo insieme”.
Allo stesso tempo, l’Unione ha sottolineato il suo rifiuto categorico del tentativo di tutela e arroganza con cui il Parlamento europeo tratta alcuni Paesi arabi indipendenti e sovrani, con l’obiettivo di interferire nei loro affari interni e di imporre direttamente o indirettamente la propria tutela su di essi. Nello stesso contesto, l’Unione interparlamentare araba ha affermato il suo rigetto categorico e assoluto di qualsiasi forma di aggressione straniera o di ingerenza negli affari interni di qualsiasi Stato arabo mettendo in guardia contro le conseguenze della politicizzazione straniera del fascicolo dei diritti umani o di qualsiasi altro fascicolo nei paesi arabi, sulla base di false informazioni prive di fondamento e credibilità.
La conferenza ha conosciuto una partecipazione di alto livello di 18 paesi, con la presenza di 14 presidenti dei Parlamenti e 4 vicepresidenti, nonché di numerose organizzazioni e istituzioni parlamentari che godono dello status di osservatore all’interno dell’Unione, in particolare l’Unione interparlamentare internazionale (UPI).