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Oliver Varhelyi: “Il Marocco è un Paese faro e un pilastro di stabilità nella regione”

“In un contesto globale segnato da molteplici sfide, il Marocco è un Paese faro e un pilastro di stabilità nella regione”, ha affermato il commissario europeo per la politica di vicinato e l’allargamento, Oliver Varhelyi, durante la sua seconda visita ufficiale a Rabat dal 1 al 3 marzo 2023. E ha sottolineato l'”estrema importanza” del partenariato Marocco-UE e ha specificato che la firma, questo giovedì, da parte del Marocco e dell’UE di 5 programmi di cooperazione per un importo di circa 500 milioni di euro per sostenere i grandi progetti di riforma del Regno Marocchino, testimonia il “diretto e serio impegno dell’UE nei confronti del Marocco”.
Riflettendo l’interesse della Commissione europea per il Marocco come partner credibile e strategico, la seconda visita di Varhelyi in Marocco in meno di un anno rientra nel contesto dell’attuazione della Dichiarazione politica congiunta, adottata nel giugno 2019, che ha istituito il “Partenariato euro-marocchino per la Prosperità e la Condivisione”. Ciò a costante che i rapporti tra il Regno del Marocco e l’Europa non sono mai stati così forti e così diversificati, come dimostra la visita in Marocco, il 28 febbraio 2023, del cancelliere federale austriaco, a capo di un’importante delegazione del suo Paese, seguita dello svolgimento, questo giovedì a Rabat, della 17esima sessione dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (APM) che ha visto l’elezione del Presidente della Camera dei Consiglieri del Marocco, Enaam Mayara, alla guida dell’APM.
A questi importanti eventi si aggiunge la Riunione di Alto Livello marocchino-spagnolo tenutasi a Rabat, volta a rafforzare l’adesione del Regno del Marocco e del Regno di Spagna ad un rinnovato processo di cooperazione bilaterale, che risponde alla forte aspirazione di Sua Maestà il Re Mohammed VI e Sua Maestà il Re Felipe VI per ancorare il partenariato strategico bilaterale e tradurre i suoi principali orientamenti in una chiara raodmap, al servizio degli interessi dei due popoli amici.
Queste visite si inseriscono in un’abbondante e virtuosa dinamica di contatti, incontri e interazioni che danno vita a concreti accordi di cooperazione a tutti i livelli. Si tratta, a questo proposito, di distinguere tra, da un lato, un’Europa credibile, seria e istituzionale, che sa apprezzare al giusto valore il Marocco e i suoi asset geostrategici e, dall’altro lato, di certe estremiste minoranze europee che cercano di contrastare la qualità e la profondità delle relazioni tra Marocco ed Europa con colpi bassi, intrighi e cospirazioni silenziose. Queste ultime dovrebbero vergognarsi e stare fuori dalle istituzioni come il parlamento europeo e da ogni ruolo pubblico. Perchè in ogni ruolo istituzionale si dovrebbe stare con rispetto, con disciplina ed onore. I tentativi isolati sono cascati nel ridicolo e non hanno potuto contaminare le relazioni Marocco-UE nel momento in cui sia l’UE che il Marocco sono interessati a concordare i prossimi passi e dare forma a un partenariato ancora più profondo e più proficuo. Lo testimoniano, alla luce del sole, i contatti regolari illustrati dalla recente visita nel gennaio 2023, in Marocco dell’Alto rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza e Vicepresidente della Commissione europea, Josep Borrell, nonché dai precedenti viaggi di altri sei membri del Collegio dei Commissari nel 2022, tra cui la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.
La visita del commissario europeo Oliver Varhelyi dal 1 al 3 febbraio è stata l’occasione per dare più concretezza a questo rapporto con la firma di un finanziamento di 500 miliardi con il ministero delle Finanze marocchino per sostenere in particolare il rafforzamento della protezione sociale; la transizione verde; la riforma della pubblica amministrazione; la gestione della migrazione e l’inclusione finanziaria. Questa visita rafforza anche la posizione del Marocco, Paese di pace e stabilità, nelle sue scelte strategiche. Un Marocco che avanza sereno, che gli è valso anche inimicizie, attacchi incessanti da parte di alcune parti che di faticano a digerire e ad accettare la leadership del Marocco in Nord Africa, e nel continente africano.
È in questo quadro che questa dinamica di cooperazione prevede la firma nel 2023 di progetti stimati in 126 milioni di euro e riguarderanno in particolare l’energia verde; l’università; la cultura; la giustizia e la connettività digitale nella regione del Mediterraneo.
In questa occasione, il capo del governo marocchino, Aziz Akhannouch, ha avuto colloquio con Oliver Varhelyi nel quale “hanno accolto con favore la dinamica che ha caratterizzato i rapporti tra il Marocco e la Commissione europea negli ultimi tre anni, coronata con la firma di una serie di convenzioni che si inseriscono nell’ambito delle raccomandazioni del Nuovo Modello di Sviluppo del Regno del Marocco e rispondono alle priorità stabilite da Sua Maestà il Re Mohammed VI e attuate dal governo, in particolare nei settori della protezione sociale, della mobilitazione delle risorse idriche e dello sviluppo dell’agricoltura”, fa sapere un comunicato del capo del governo. Tale colloquio ha inoltre “consentito di rivedere diversi aspetti della partnership multisettoriale tra le due parti, alla luce delle opportunità esistenti per l’accelerazione e il rafforzamento degli scambi economici e commerciali”, aggiunge la stessa fonte.
“Le relazioni del Marocco con l’Unione Europea non sono mai state così strette”, dice il ministro degli Esteri Nasser Bourita e “il 2023 sarà un anno di maggiore impegno e ambizioni” per l’approfondimento dei rapporti di cooperazione tra le due parti nei vari settori, si rallegra Bourita.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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