Editoriali

Riflessione sulla campanga mediatica contro il Marocco

 Regno del Marocco, è al centro, da diversi mesi di una campagna mediatica, senza precedenti. E’ vero che in passato le tesi delle formazioni separatiste trovavano eco in europa ma, nei utlimi mesi si consuma una contrapposizione senza precedenti. Se proviamo a mettere in fila tutte gli utimi colpi contro il Marocco vediamo con estrema attenzione il progressivo aumento delle varie accuse. Il Parlamento europeo ha votato risoluzioni senza precendenti, la questione del programma “Pegasus” ritornato all’attenzione dell’opinione pubblica, il silenzio sulla presunta vendita di droni a Nazioni confinanti con il Regno e, da ultimo il programma “France 24” che nella sua versione destinata al pubblico ispanofono ha ripreso delle accuse contro il Marocco che, sfruterebbe le risorse del provincie meridionali. Il tutto, in questo servizio, riprendendo le posizione delle forze separatiste. 

Tutte queste accuse sarebbero semplicemente smontabili, ma questa non è la sede per farlo. Occorre mettere assieme tutte queste accuse e capire cercare di capire la ragione di questi eventi. A mio giudizio non sono eventi casuali, essi si hanno iniziato ad aumentare in coincidenza con la guerra russo/ucraina individuando, nel Marocco un potenziale avversario per accrescere il conflitto . In tutto questo vi è molta responsabilità da parte dell’Europa che, se da un lato ha messo al bando gli idrocarburi dalla Russia , è divenuta dipendente da altre Nazioni spesso alleate della Russia stessa. L’accresciute capacità economiche di queste Nazioni ha pemesso di sostenere ancora di più le forze separatiste contro il Marocco. 

Insomma, l’Europa ha indirettamente e senza volere, creato le premesse per la destabilizzazione dell’Africa. Il tentativo non è del tutto riusciuto. Infatti, se da un lato l’Europa nel suo complesso stava cambiando posizione verso il Marocco, le singole Nazioni hanno espresso la loro piena adesione al progetto di autonomia rafforzzata a favore delle provincie meridionali e di fatto contro ogni forma di separatismo. Non solo la Germania, ma soprattutto la Spagna ha dato un impulso nuovo alle sue relazioni con il Marocco anche, perchè Madrid, conosce direttamente cosa vuole dire avere al proprio interno forze separatiste e paramiltiari . Ma se guardiamo all’Europa in senso allargato, non possiamo qui citare l’attivismo del Regno Unito , dell’Ungheria e della Serbia . Tutte Nazioni che capiscono e appoggiano la poltica del Marocco, non solo nel campo delle proprie provincie meridionali ma anche nel campo economico, culturale e sociale.

Stiamo assistendo ad una propaganda sfrenata alla quale si contrappone l’azione dolce e risoluta del Marocco. Non possiamo che notare che davanti alle tante provocazioni, anche miltari, il Regno stia avendo un atteggiamento esemplare. Non risponde alle provcazioni con altre provocazioni ma risponde con i fatti. Questo non per paura ma, perchè il Marocco sa bene che un conflitto armato nel Nord Africa sarebbe una guerra per procura e , questa Nazione, fiera della propria autonomia e libertà non accettebbe mai di essere la pedina di nessuno. Il Marocco ha scelto veramente la via del multilarelismo , una strada ricca di ostacoli ma che porta solo alla Pace ed al Progresso.

Marco Baratto

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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