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Ingauni e Savonesi ad Asti per Giovanni Boldini

ALBENGA- Un gruppo di appassionati d’arte della Liguria di Ponente ha visitato ad Asti la splendida mostra dedicata a Giovanni Boldini. Il gruppo, che è stato organizzato dall’ associazione ANTEAS di Savona, comprendeva partecipanti provenienti da tutta la provincia di Savona.                                          L’evento sta ottenendo un grande successo di pubblico, ed è seguito con interesse anche dalla critica. La mostra offre l’opportunità ai visitatori di vivere l’ambiente ed i colori della vita mondana e dei salotti di Firenze e Parigi, le due grandi capitali culturali dell’epoca della Belle Époque (1871-1914).                                                                                                          “Sarà possibile visitarla- spiega Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d’arte- fino al 10 aprile a Palazzo Mazzetti, che rappresenta uno splendido esempio di barocco piemontese. La mostra è una occasione imperdibile per poter rivivere le atmosfere di quel tempo: l’allestimento infatti punta soprattutto sul cercare di riprodurre l’ambiente sociale in cui visse e lavorò Boldini ed insieme a lui altri celebri pittori italiani e stranieri, soprattutto per quanto riguarda il periodo parigino. La capitale francese, a quel tempo era la più importante città del mondo, centro mondiale artistica e culturale”.

L’esposizione, dal titolo Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque, che è stata curata da Tiziano Panconi, presenta80 magnifiche opere provenienti da importanti musei e collezioni private italiane. I visitatori– spiega Mario Sacco Presidente Fondazione Asti Musei- possono rivivere l’atmosfera lussuosa e spensierata della Belle Époque attraverso le numerose tele di Boldini e di altri noti artisti, tra cui Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Vittorio Amedeo Corcos e Giacomo Grosso rappresentato da uno dei gioielli delle collezioni civiche astigiane: La femme dipinta nel 1895”.

La rassegna pone l’accento sulla capacità di Boldini di studiare la psicologia dei suoi soggetti, soprattutto femminili: con pazienza studiava le figure, facendole posare per molti giorni, sedendo di fronte al cavalletto, chiacchierando per cercare di carpirne l’anima. Grazie a lui molte di loro, non solo nobili e ricche, ma a volte cantanti o attrici di secondo piano, sono diventate famose ed hanno vissuto in eterno. Farsi ritrarre da Boldini significava entrare nella elite sociale del tempo: un suo quadro costava quanto un appartamento nel centro di Parigi. Oltre ad alcuni fra i più famosi quadri di Boldini in mostra anche tele di Giacomo Grosso, Claude Monet, Giuseppe De Nittis, Telemaco Signorini, Federico Zandomeneghi, Raimundo De Mandrazo y Carreta, Josè Vallegas Cordero, Cesare Tallone, Giuseppe Giani, Salvatore Postiglione, Cesare Saccaggi, Ettore Tito, Paul Cesar Helleu, Alessandro Rontini, Vittorio Matteo Corcos, Ettore Cercone e Gaetano Esposito.                                                                                            Per avere maggiori informazioni sulla associazione è possibile visitare la pagina Fb Generazioni Solidali Anteas Savona, per avere invece ragguagli sulle prossime gite ed itinerari contattare Patrizia (3397480353) o Luigi (3457408574).  Per coloro che volessero invece prenotare una visita alla stupenda mostra di Boldini, o avere maggiori informazioni sull’evento a Palazzo  Mazzetti è possibile farlo visitando il sito https://www.arthemisia.it/it/giovanni-boldini-asti/

                                                                                 CLAUDIO ALMANZI  

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