Esteri

La denuncia di Medici Senza Frontiere per le espulsioni di migranti dall’Algeria

Una delle maggiori organizzazioni umanitarie, Medici Senza Frontiere, ha denunciato pubblicamente la situazione in cui versano migliaia di migranti provenienti dal Niger ed espulsi dall’Algeria. Questi migranti sono letteralmente abbandonati nel deserto, senza alcun aiuto di umanitario . La maggioranza di questi migranti . Fino ad oggi , oltre quatro mila persone sono riuscite a compiere , dopo l’espulsione un viaggo estenuante nel deserto dormendo in tende di fortuna.
Questa notizia ci permette di riflettere sulle politiche di respingimento attuate da Algeria e Tunisa nei confronti di esseri umani provenienti dall’Africa Sub Sahariana . Una situazione destinata ad aumentare anche in ragione del cambiamento climatico e dall’impoverimento del settore agricolo.  Ma, la cosa che maggiormente dovrebbe fare riflettere è che in altre  Nazioni, come il Marocco, le politiche migratorie vengono gestite in modo più equo ed umanitario fornendo assistenza e formazione agli immigrati . Una accoglienza che è ben diversa . Come disse Papa Francesco in Marocco ” “Le forme di espulsione collettiva, che non permettono una corretta gestione dei casi particolari, non devono essere accettate. D’altra parte, i percorsi di regolarizzazione straordinari, soprattutto nei casi di famiglie e di minori, devono essere incoraggiati e semplificati”. E’ interessante notare come in Marocco , cristiani e musslmani lavorino assieme per una corretta politica nei confronti dei migranti mentre in altre nazioni , la stessa Caritas , sia stata costretta a chiudere ogni attività sia a favore della popolazione locale sia nei confronti dei migranti. 
Dobbiamo tutti riflettere sulla digintà dei migranti , per una politica attiva e non repressiva nei confronti degli esseri umani .

Marco Baratto

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo. Ha Fondato il Gruppo Informale "Incontri Culturali Franco Italiani" per la valorizzazione dei rapporti tra i Paesi della Francofonia

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