Indagine sui legami tra il gruppo Polisario e Hezbollah
Un servizio esclusivo della rivista Défense i24NEWS ha rivelato mercoledì come il gruppo Polisario, che opera da Tindouf in Algeria, abbia organizzato una vasta rete di riciclaggio di denaro illegale con sede in Spagna, e come questo movimento sia collegato a Hezbollah in Libano.
Sulla base dei rapporti di un’agenzia di intelligence occidentale e della Guardia Civil spagnola, la “Magazine Défense d’i24NEWS” israeliana ha identificato Ahmed Abderrahman come la mente dietro l’Hawala (metodo di trasferimento di denaro informale tramite corrieri).
In qualità di capo di Hawala, Abderrahmane, soprannominato “Tirs” (Tirs potrebbe essere una zona in nord di Mauritania molto frequentata da elementi del Polisario ndr), aveva legami strettissimi con uno dei leader del gruppo Polisario creato e sostenuto dall’Algeria.
Si è scoperto che Abderrahman aveva organizzato reti che si estendevano da Tindouf in Algeria all’Europa, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e altri paesi.
In questo rapporto, sono stati presentati esempi esclusivi di diversi conti bancari aperti in Spagna e Irlanda appartenenti a “Tirs”. Inoltre, il canale i24NEWS
ha rivelato legami molto stretti tra il gruppo Polisario e il movimento islamista sciita libanese Hezbollah attraverso l’Hawala.
Il rapporto mostrava Abderrahman seduto in un bar di un anonimo paese europeo, dove incontrava un uomo d’affari libanese di al Qard al-Hasan (banca informale, “il Buono Prestito in Arabo” ndr), il braccio finanziario di Hezbollah, e dichiarava la sua fedeltà a questo gruppo estremista.
“Io amo Hezbollah. Nonostante le difficoltà in Libano, io amo quello che fa. Hezbollah è speciale. Io sono sunnita, eppure lo amo perché i suoi uomini mantengono sempre la parola data. Hanno dimostrato la loro forza nella guerra del 2006 contro Israele… e numerosi paesi ne hanno paura.”
Un ex agente dell’intelligence europea noto come “O” ha dichiarato a i24NEWS che “se gli europei non si prendano coscienza di questo problema oggi, domani sarà già troppo tardi”.