Angelo Frigeri: morto nel carcere di Uta

E’ mistero sulla morte di Angelo Frigeri da poco ristretto presso la struttura detentiva di Uta. Sula sua morta aperta una inchiesta. Il presunto suicidio non sembra aver convinto gli inquirenti che hanno aperto un’indagine. Quello di Angerlo Frigeri è il secondo suicidio presunto in carcere in Sardegna dopo alcuni mesi.
Frigeriera detenuto per aver ucciso la famiglia. L’uomo arrivava dal carcere di Nuoro: trasferito per possesso di cellulari in cella. Alcuni sono pronti a scommettere che ci possano essere collegamenti con l’evasione roccambolesca di Marco Rapuano.
L’arresto
Frigeri era stato arrestato in seguito a una rapina in una casa finita male per il commerciante tempiese Giovanni Azzena, 50 anni, titolare di un negozio di calzature in pieno centro, la moglie Giulia Zanzani (46) e il loro figlio Pietro (12). Tutti uccisi. A mani nude. Era il il 15 maggio del 2014.
La morte
Frigeri detenuto in una cella singola, da poco trasferito al carcere di Uta, si sarebbe ucciso utilizzando i lacci delle scarpe.
Il sindacato Uil Pa Polizia Penitenziaria in un comunicato ha parlato di “gesto estremo imprevedibile anche perché il detenuto, trasferito di recente dall’Istituto nuorese di “Badu e Carros”, non aveva fatto presagire nessun disagio e non era stato necessario sottoporre nei suoi confronti il provvedimento di grande sorveglianza”.