Comunicati Stampa

Consultazioni del Consiglio di Sicurezza sul Sahara Marocchino. Vittoria diplomatica e politica totale per il Marocco

Il Consiglio di Sicurezza (CS) delle Nazioni Unite, presieduto per un periodo di sei mesi dalla Federazione Russa, ha tenuto consultazioni giovedì 20 aprile a New York sulla questione del Sahara Marocchino a base della sua risoluzione 2654 adottata il 27 ottobre 2022. I membri del CS hanno ascoltato gli interventi dell’Inviato Personale del Segretario Generale dell’ONU per il Sahara, Staffan de Mistura, nonché del Rappresentante Speciale del Segretario Generale e Capo della missione ONU MINURSO, Alexander Ivanko.
In questa riunione, l’iniziativa marocchina per l’autonomia del Sahara è stata largamente apprezzata, sostenuta e ritenuta come soluzione seria, credibile e pragmatica per porre definitivamente fine al controversia regionale sul Sahara Marocchino. A questo proposito, va ricordato che la risoluzione 2654 dell’ottobre 2022 e tutte quelle che l’hanno preceduta dal 2007 hanno consacrato la preminenza dell’iniziativa marocchina di autonomia del Sahara.
Allo stesso modo, i membri del CS hanno ribadito all’unanimità il loro sostegno agli sforzi dell’Inviato ONU Staffan de Mistura per rilanciare il processo politico dell’ONU che mira a raggiungere una soluzione politica, realistica, pragmatica, duratura e di compromesso alla questione del Sahara marocchino. Tale processo politico sancito in tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dal 2007 è stato riconfermato nel 2022. Si tratta quindi della ripresa di tavole rotonde prima della scadenza del mandato della MINURSO, il 31 ottobre 2023, per evitare l’impasse creata da Algeri per lunghi 47 anni e che rischia di andare avanti per molto tempo.
I membri del Consiglio hanno inoltre espresso il loro apprezzamento per l’organizzazione da parte di Staffan de Mistura, nello scorso marzo, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, di consultazioni bilaterali informali, in particolare con Marocco, Algeria e Mauritania, confermando così Algeria come parte principale di questa disputa regionale che ha creato e mantenuto per circa mezzo secolo. Va ricordato che il ruolo dell’Algeria è stato sancito in tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2018, compresa la risoluzione 2654, che le chiede di impegnarsi nel processo della tavola rotonda in uno “spirito di realismo e compromesso”. Ma se i suoi due ex ministri degli Esteri, Lamsahel e Lamamra, ne avevano preso parte a settembre 2018 e marzo 2019, Algeria ha continuato per due anni successivi a violare le risoluzioni del CS e quindi il diritto internazionale rifiutandosi di partecipare alle tavole rotonde.
I membri del Consiglio si sono rallegrati della stabilità e la prosperità prevalenti nel Sahara Marocchino, evidenziando lo sviluppo a tutto campo attuato nelle province meridionali del Regno grazie al Nuovo Modello di Sviluppo locale. Tutto ciò costituisce una forte smentita delle false argomenti dell’Algeria e del suo burattino “polisario” sulla situazione nel Sahara Marocchino.
Durante queste consultazioni è stata evidenziata l’apertura di 28 consolati generali stranieri nelle città di Laayoune e Dakhla in Sahara Marocchino, così come il crescente riconoscimento della marocchinita del Sahara da parte della comunità internazionale.
Inoltre, l’impegno del Marocco per il cessate il fuoco e la sua fruttuosa cooperazione con la Minurso per facilitare l’attuazione del suo mandato di supervisione del cessate il fuoco sono stati evidenziati e salutati durante queste consultazioni.
Concretamente, invece, sono stati denunciati gli ostacoli della milizia “polisario” alle attività dell’ONU nel controllare il cessate il fuoco nella zona cuscinetto a est del muro della sicurezza del Marocco. E sono state denunciate altresì le violazioni della milizia armata perpetrate contro la libertà di movimento della missione dell’ONU e il blocco dei suoi convogli di rifornimenti nella stessa zona.
La vittoria diplomatica e politica è dunque totale per il Marocco.
Mentre l’Algeria si trova in difficoltà davanti all’ONU nel calpestare la legalità internazionale, arrivando a negare l’accesso – tramite la milizia Polisario – della Minurso alla zona cuscinetto. Questa grave irresponsabilità umiliante per l’Onu deve imperativamente finire seconda l’esecutivo dell’ONU.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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