Dal 22 maggio al 6 giugno si è riunita in Marocco a Bouznika, a sud-ovest di Rabat, una commissione mista 6+6 formata dal Parlamento che si trova nella Libia orientale e dall’Alto Consiglio di Stato (HCE) con sede a ovest. L’obiettivo era trovare un terreno comune sui testi giuridici che dovrebbero disciplinare le elezioni presidenziali e legislative, inizialmente previste per dicembre 2021 prima di essere rinviate a tempo indeterminato.
Al termine di questi incontri, i rappresentanti dei campi rivali in Libia hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sulle disposizioni legali che disciplinano le elezioni presidenziali e parlamentari che dovrebbero tenersi nel Paese.
Durante la sessione di chiusura dei lavori, alla quale ha preso parte Nasser Bourita, Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, “I membri della commissione hanno raggiunto un accordo sulle leggi che regolano le elezioni presidenziali e legislative”, ha detto Jalal Chouehdi, rappresentante del Parlamento. “Resta solo la ratifica (dei testi delle leggi) da parte del Parlamento”, ha sottolineato da parte sua Omar Boulifa, capo delegazione dell’Hce.
I punti in sospeso sono stati oggetto di compromesso e queste leggi elaborate non vietano nessuno di partecipare al processo elettorale; non prevedono esclusioni; offrono ai partiti politici la possibilità di svolgere un ruolo fondamentale nel processo elettorale; sostengono la partecipazione attiva delle donne alla Camera dei rappresentanti e al Senato e ampliano la rappresentatività regionale del paese nel parlamento.
Evidenziando il ruolo del Regno nel ravvicinare le posizioni delle parti libiche, la Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil), ha preso “atto dell’esito dei lavori della Commissione 6+6 HoR-HCS che si è riunito a Bouznika, nel Regno del Marocco, dal 22 maggio al 6 giugno 2023 per sviluppare progetti di leggi elettorali per le elezioni presidenziali e parlamentari”. “La Missione apprezza gli sforzi compiuti dal Comitato 6+6 e ringrazia il Governo del Regno del Marocco per aver ospitato la Commissione”, si rallegra l’UNSMIL che “continuerà a collaborare con tutte le pertinenti istituzioni libiche, compreso il Consiglio presidenziale per facilitare un processo tra tutti gli attori per affrontare gli elementi contestati del quadro elettorale, garantire il necessario accordo politico sul percorso verso le elezioni e consentire parità di condizioni per tutti i candidati”.
“L’UNSMIL – prosegue la dichiarazione – invita tutti gli attori libici a impegnarsi, in uno spirito di compromesso, ad affrontare tutte le questioni in sospeso e creare un ambiente più sicuro e più favorevole per lo svolgimento delle elezioni nel 2023. La Missione esorta tutti gli attori ad astenersi da tattiche di rinvio volte a prolungare il situazione di stallo, che ha causato tante sofferenze al popolo libico”. “In linea con il suo mandato, UNSMIL ribadisce il suo impegno a tenere elezioni trasparenti, inclusive e credibili per consentire al popolo libico di scegliere liberamente i propri rappresentanti e rinnovare la legittimità delle istituzioni del Paese, ha concluso.
Le riunione di Bouznika fanno parte di serie di incontri ospitati dal Regno, riunendo le varie parti libiche al fine di approfondire il dialogo sui modi e sui mezzi per portare alla risoluzione della crisi in questo paese seguendo un approccio che offre spazio idoneo per il dialogo e la concertazione costruttiva. Infatti, sono scaturiti importanti accordi favorevoli al processo di regolamento inter-libico, in primo luogo l’accordo di Skhirat (2015); l’intesa tra il presidente della Camera dei rappresentanti, Akila Saleh, e il presidente del Consiglio superiore dello Stato libico, Khalid El Machri nell’ottobre 2022 sull’attuazione dei risultati del processo Bouznika in merito alle posizioni di sovranità e all’unificazione del potere esecutivo.