Speciale Maturità

Maturità Giorgio Bassani, biografia e poetica

Maturità Giorgio Bassani. Biografia, opere e poetica dello scrittore di “Il giardino dei Finzi Contini”.

Maturità Giorgio Bassani

Giorgio Bassani nasce nel 1916 a Bologna in una famiglia ebraica ma vivrà la sua giovinezza a Ferrara. Si laurea nel 1939 con una tesi su Niccolò Tommaseo. Lo scrittore entra a far parte della resistenza antifascista; verrà arrestato nel 1943. Bassani trascorre gli anni seguenti a Roma, pur mantenendo uno stretto rapporto con Ferrara.

Oltre alla scrittura, l’autore si dedica all’insegnamento, alla sceneggiatura e alla traduzione di opere come “Vita privata di Federico II”, di Voltaire. Inoltre, collabora attivamente con la rivista “Botteghe oscure” .

Lo scrittore ricopre anche il ruolo di Presidente dell’associazione Italia Nostra, il cui scopo è tutelare il vasto patrimonio culturale italiano.

Bassani, gravemente ammalato, muore a Roma nel 2000.

Giorgio Bassani opere e poetica

L’opera principale di Bassani è “Il giardino dei Finzi Contini”, pubblicato nel 1962 con Einaudi e grazie al quale vince il premio Viareggio. Il libro prende il nome dalla famiglia protagonista. I Finzi Contini, appartenenti alla borghesia ebraica, conducono a Ferrara un’esistenza agiata. Il loro nucleo familiare comprende i due figli, la bella Micol ed Alberto. Ben presto, le certezze della loro esistenza saranno spazzate via dalle leggi razziali e dalla seconda guerra mondiale. Nel romanzo si affrontano il tema della deportazione degli ebrei e del’amore giovanile. Infatti, l’io narrante è perdutamente di Micol che però lo rifiuta decisamente.  “Il giardino dei Finzi Contini”  diventa poi un celebre film. L’opera però riceve il parere favorevole di Bassani che non concorda con alcune trasposizioni.

Invece, con “Cinque storie ferraresi” vince il premio Strega del 1959. I racconti, poi raccolti in “Il romanzo di Ferrara” narrano le storie di personaggi ferrarsi. I temi sono la durezza della guerra, l’antifascismo le leggi razziali e le delusioni amorose. Altrettanto importante è il concetto della memoria storica.

“Gli occhiali d’oro”, edito nel 1958, è incentrato sulla triste storia del medico ebreo Athos Fadigati. Il professionista si vede escluso e messo ai margini a causa della sua omosessualità. La repulsione sociale è così forte che Athos cade nella depressione e si suiciderà.

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