Kata: tra bugie e misteri

Da Firenze, ormai, arriva la certezza: la scomparsa di Kata non è volontaria. Le ricerche lungo il Mugnone hanno dato esito negativo, della bambina nessuna traccia. I supertestimoni non esistono. I Carabinieri lavorano alle indagini ma, a quanto pare, seguono solo la pista del sequestro di persona a scopo di estorsione. All’ex hotel Astor la situazione è molto tesa: gli inquirenti hanno controllato tutto lo stabile compreso l’area circostante. Gli occupanti spesso sono cittadini irregolari.
Kata: la testimonianza dei bambini
Secondo diverse fonti stampa la testimonianza del fratello di Kata e di un’altra bambina sarebbe importante infatti due uomini con dei palloncini avrebbero avvicinato Kata chiedendo dove si trovasse il fratello della madre. Una pista importante che gli inquirenti stanno seguendo.
Il padre: sanno ciò che hanno fatto
Il padre, uscito dal carcere, con obbligo di firma, cerca di dare una mano alle indagini. Non è facile. “L’hanno rapita, è stato pianificato tutto. Non ci sono telecamere. Sanno cosa hanno fatto, loro”. Per l’uomo non è una vendetta o punizione verso la famiglia, pensa ad un sequestro a scopo di estersione. La zona infatti non è sorvegliata, i filmati si trovano nei paraggi ma secondo indiscrezioni non c’è nessuna traccia di Kata.