Comunicati Stampa

Contratto Heineken, Soddisfazione delle sigle territoriali sarde

Soddisfazione delle sigle territoriali sarde: lo stabilimento Ichnusa di Assemini oggi conta oltre 120 dipendenti e supera il milione di ettolitri di birra prodotta

Le Segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, insieme al coordinamento nazionale delle RSU Heineken, hanno sottoscritto, con l’Azienda, assistita da Unionfood, il rinnovo del contratto integrativo per gli anni 2023-2025. Un accordo importante che migliora le tutele normative e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo.

L’accordo riguarda anche lo stabilimento Ichnusa di Assemini che attualmente conta 120 dipendenti fissi più gli stagionali. Negli ultimi anni l’azienda sarda ha duplicato la produzione superando il milione di ettolitri e aggiungendo una nuova linea.

“Si tratta di un rinnovo molto importante, una piccola risposta ai lavoratori che hanno contributo alla crescita dell’azienda, ma che hanno visto erodere il proprio potere d’acquisto da un picco inflativo straordinario – dichiara Valentina Marci, segretaria regionale della Flai Cgil -. Rinnovo che si colloca tra l’altro nella fase di avvio della trattativa per il rinnovo del contratto dell’industria alimentare, un settore che ancora una volta dimostra grandi capacità di crescita, Nonostante la grave crisi che sta attraversando il nostro paese”.

Soddisfazione anche da parte di Emanuele Incani, segretario regionale della Fai Cisl. “Questo rinnovo rappresenta un ottimo risultato, frutto dell’impegno profuso messo in campo da FAI-FLAI-UILA a tutti i livelli, che porterà ai lavoratori e le lavoratrici del gruppo Heineken, in attesa del rinnovo del CCNL dell’Industria Alimentare e alla ripartenza della contrattazione di sito, un importante incremento economico e maggiori diritti per una migliore conciliazione tempi di vita – lavoro”.

Secondo Gaia Garau, segretaria generale della Uila Uil Sardegna, si tratta di “un risultato importante, raggiunto grazie all’impegno delle organizzazioni sindacali e alla volontà dell’azienda di riconoscere l’impegno dei lavoratori, anche di Assemini. L’Ichnusa ha confermato in questi anni il forte legame con il territorio sardo e si è attestato come uno dei brand più importanti di tutto il gruppo Heineken”.

Insieme alle sigle territoriali hanno avuto un ruolo determinante nelle trattative anche le rsu locali: Luigi angelo Aresti, Maurizio Carta, Maurizio Marroccu e Angelo Dessì.

L’accordo

Dal punto di vista normativo, è stato rafforzato il modello di relazioni sindacali, aumentando i momenti di incontro tra azienda e coordinamento nazionale, valorizzando il ruolo delle commissioni bilaterali e incrementando i confronti tra Rsu e direzione aziendale per ricercare soluzioni condivise alle tematiche di sito. Confermato l’impegno sul confronto continuo sui temi della coesistenza e ricambio generazionale. Sono stati, poi, migliorati e aggiornati i capitoli riguardanti la partecipazione e la formazione, anche rispetto ai temi della sostenibilità economica sociale e ambientale.

Grande attenzione al tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro, con l’incremento, tra l’altro, dei permessi per l’inserimento all’asilo nido e assistenza ai genitori anziani. Tutte le previsioni normative sono estese anche alle unioni civili e ai conviventi more-uxorio. Uno specifico capitolo è stato dedicato ai temi della diversità, equità e inclusione, con l’individuazione di momenti formativi e progetti specifici volti a incrementare la cultura aziendale su questi temi.

Importanti poi le innovazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con la valorizzazione del ruolo delle figure preposte alla sicurezza, il rafforzamento della commissione bilaterale e la previsione di momenti di confronto periodici, con una specifica attenzione anche al monitoraggio e miglioramento del microclima. Viene anche previsto il coinvolgimento degli RLS qualora l’Azienda intenda introdurre nuove tecnologie che abbiano un riflesso sull’organizzazione del ciclo produttivo.

Sul fronte economico, oltre all’aumento del valore dei buoni pasto, è stato previsto un incremento a regime del premio variabile di 280 euro. Infine, nel 2023 l’azienda riconoscerà un significativo bonus “una tantum” dal valore di almeno 400 euro per rispondere alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori che potranno liberamente scegliere se ricevere tale importo, frutto del positivo confronto tra le Parti, in servizi di welfare o in busta paga.

L’accordo sarà sottoposto nei prossimi giorni alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle assemblee.

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