Comunicati Stampa

Il Generale Carbone interviene sulla vicenda acqua ad Andora

Volentieri pubblichiamo ed integralmente il Comunicato Stampa che ci ha inviato Gianni Carbone presidente del Circolo Fratelli d’Italia di “Andora Val Merula” ritenendo che possa contribuire alla discussione in merito alle soluzioni da trovare per risolvere l’annosa questione andorese legata all’ acqua.

Rilevato che la Comunità Ligure ed i suoi amministratori non hanno la piena consapevolezza

della gravità della situazione di approvvigionamento idrico della città, che da troppo

tempo subisce gravissimi danni non soltanto alla sua economia ma addirittura vede

messa a rischio la salute dei suoi abitanti; che i provvedimenti sino ad ora previsti per rimediare alla situazione sono diluiti nel tempo (il nuovo collegamento con l’acquedotto del Roja prevede lunghissimi tempi di realizzazione) e di dubbia efficacia (i dissalatori acquisiti in affitto dal Comune acaro prezzo funzionano a ritmo ridotto); presente alla riunione del Circolo anche il Sindaco di Stellanello, nella doppia veste di iscritto al Circolo e di Commissario Provinciale, che ha dichiarato: “Acqua dolce per tutti? certo è l’obbiettivo, ma come? facile cavalcare la protesta, soprattutto da chi quando ha avuto la possibilità di governare a livello nazionale ha creato solo casini. Una proposta deve essere concreta ed attuabile da chi con fatica ed impegno, cerca quotidianamente di amministrare per andare incontro alle esigenze dei propri cittadini.” Ritenuto che mentre i cittadini hanno il diritto di esprimere anche pubblicamente la loro giusta protesta, le forze e i movimenti politici hanno il dovere di dare il loro contributo di idee e proposte per una soluzione definitiva del problema e pertanto, stigmatizzato il palese tentativo di cavalcare la situazione a soli fini elettorali con sterili manifestazioni di piazza; pone l’accento sulla necessità di una soluzione definitiva della crisi, che non potendo dipendere dai soli capricci della natura, non può non fare riferimento alla esigenza imprescindibile del reperimento di una fonte di approvvigionamento idrico ulteriore dal levante, ricco della possibilità di fornitura di acqua e con ridotti tempi di allaccio; chiede l’attenzione degli amministratori e della cittadinanza su tale ipotesi progettuale che consentirebbe in tempi ridotti il superamento temporaneo della crisi e, all’esito dei lavori previsti per l’acquedotto del Roja, una soluzione definitiva per la città attraverso una duplice fonte di approvvigionamento idrico.

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