Editoriali

LA RIVOLUZIONE DEL RE E DEL POPOLO CONTINUA NEL CUORE DEL POPOLO E DELLA MONARCHIA DEL MAROCCO PER GUARDARE AVANTI

Quest’anno non ci sarà, per decisione reale, nessun discorso di Sua Maestà in occasione dell’anniversario della Rivoluzione del Re e del popolo. Una decisione storica e di profondo significato. Tale gesto non significa, come si può credere, una diminuzione del valore dell’anniversario. Anzi esso assume un doppio significato, ancora più importante. Da un lato, Sua Maestà, traccia già nel discorso in occasione del trono sia un bilancio dell’anno passato sia le linee per il futuro. La festa del Trono è già nei fatti la logica conseguenza della Rivoluzione del Re e del Popolo, in quanto pone nell’istituto monarchico la propria essenza nazionale. La rivoluzione del Re e del Popolo, pur essendo importante nella storia del Marocco rappresenta un passaggio della tradizione monarchica e come questa abbia continuato a sussistere anche durante il protettorato.

A differenza di Nazioni vicine che fondano la loro esistenza sul processo di decolonizzazione, il Marocco non ha bisogno di celebrare avere, come “mito fondante” una liberazione. Questo perché la monarchia è stata sempre accanto al popolo, come dimostra l’opposizione di Sua Maestà Mohamed V , alle leggi anti ebraiche di Vichy. Questo episodio dimostra che uno Stato marocchino ha continuato a sussistere, pur con limitazioni, ma non ha mai avuto una totale assenza statuale.

Allo stesso tempo, non pronunciare un discorso ufficiale, è un segnale della perenne “mano tesa” ai fratelli algerini, cercando di dimostrare che il passato ormai è tale e che è ora di “camminare assieme” fratelli con fratelli e di evitare vecchi e superati rancori che nel mondo multipolare rischiamo di essere un danno per il mondo arabo/africano. Guardiamo con fiducia alla decisione reale, di non pronunciare alcun discorso, perché esso è la volontà di unire , nella fratellanza, popoli che interessi esterni hanno voluto dividere

Marco Baratto

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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