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Attualità, per contrastare il caro scuola e aiutare le famiglie in difficoltà nasce Okaring

Il mese di settembre 2023 si sta rivelando come quello del ritorno a scuola più costoso di sempre. Secondo i dati riportati da El Mundo, in base alle comparazioni dei costi di Idealo secondo un’analisi della società di comparazione dei prezzi Idealo confermata anche dai calcoli dell’Organizzazione dei consumatori e degli utenti, ogni studente costerà alla famiglia 500 euro in più rispetto al 2022. Italia, Spagna e Francia hanno i prezzi più alti per i libri di testo. Le famiglie, con l’inizio della scuola, dovranno affrontare anche altre spese per servizi socio-sanitari dedicati agli anziani. Tantosvago ha creato oKaring, un’offerta completa a supporto delle famiglie. Matteo Romano, CEO dell’azienda, ha spiegato l’importanza della pianificazione dell’acquisto di servizi nel budget familiare.

Settembre è da sempre considerato il mese delle ripartenze. In Italia riaprono le scuole. In alcune regioni, le lezioni sono iniziate il 5 settembre, ma il numero più alto di Istituti riaprirà le porte tra l’11 e il 15 settembre. Uno studio pubblicato su El Mundosecondo un’analisi della società di comparazione dei prezzi Idealo confermata anche dai calcoli dell’Organizzazione dei consumatori e degli utenti, ha confermato che si tratta del ritorno a scuola più caro di sempreOgni studente costerà 500 euro in più rispetto allo scorso anno, un aumento del 14%. Questo trend riguarda tutti i Paesi d’Europa. Italia, Spagna e Francia sono quelli con il costo più alto dei libri di testo che variano da € 20,94 a € 22,15. Austria e Regno Unito, invece, si attestano sotto i 18,00 euro. I rincari riguardano anche il materiale per la scuola: cancelleria, quaderni, diari e zainetti, vestiti e dispositivi elettronici, trasporti e mense. Calcolando tutte queste spese, ogni studente tra i 3 e i 18 anni costerà mediamente alle famiglie € 2.186. Secondo un’analisi svolta dall’istituto di ricerca Eumetra, in Italia nove mamme su dieci si dichiarano preoccupate per il continuo aumento dei prezzi e per il futuro dei propri figli. La preoccupazione economica è stata causata principalmente dalla pandemia, dalla guerra e dalla successiva inflazione che ha diminuito fortemente il potere d’acquisto delle famiglie. In America, secondo un sondaggio condotto da ScoreSense, il 67% dei genitori con figli a scuola si dichiara preoccupato per l’aumento dei costi che va a ledere la capacità della famiglia di pagare per l’istruzione, il materiale scolastico o le attività extrascolastiche.

I dati vengono confermati anche dall’UNICEF UK, che ha commissionato un sondaggio condotto da YouGov. Ne è emerso che, dei 2.661 genitori intervistati con bambini di età pari o inferiore a quattro anni, il 70% ha dichiarato che sta diventando sempre più difficile essere genitori in Gran Bretagna. Il costo della vita sta influenzando negativamente l’83% degli intervistati che si sono dichiarati preoccupati del futuro dei loro figli. Sempre in Gran Bretagna, un genitore su cinque ha affermato che non incoraggerebbe il proprio figlio ad andare all’università, secondo un nuovo studio nazionale commissionato da Greene King. Il sondaggio è stato condotto su 1.000 genitori e ha messo in evidenza la preoccupazione sull’aumento del costo della vita. Il 73% degli intervistati ha ammesso che farebbe fatica a sostenere il proprio figlio se andasse all’università quest’anno. Infine, un allarmante studio condotto dalla National Foundation for Educational Research (NFER) ha messo in luce il peggioramento drastico delle condizioni di vita degli alunni. Il costo della vita, infatti, ha aumentato sia il numero di bambini che necessitano di ulteriore sostegno sia il livello di necessità. 9 scuole su 10 hanno dichiarato di provvedere alla distribuzione di abbigliamento e uniformi agli studenti, mentre 7 su 10 hanno dichiarato di distribuire cibo sotto forma di pacchi, provviste per la banca del cibo, buoni o colazioni sovvenzionate. Oltre l’80% dei dirigenti scolastici senior ha dichiarato ai ricercatori che il numero di bambini bisognosi è aumentato, in particolare nelle scuole più svantaggiate.

Matteo Romano, CEO di Tantosvago, ha dichiarato: “Ho accolto con favore l’idea del Governo di aumentare la soglia dei fringe benefits per i nuclei più numerosi, favorendo le aziende nell’erogazione degli stessi. Questo comporta un beneficio fiscale che si traduce in un miglioramento dello stile di vita per le famiglie italiane che non passa solo per buoni pasto, benzina o gift card, ma per attività che aiutano concretamente a migliorare il benessere delle famiglie. Distacchiamoci dal concetto che il welfare aziendale sia un semplice ‘contentino’perché è a tutti gli effetti un incremento strutturale di potere di acquisto per i beneficiari, prenotabili e gestibili con un semplice click. Noi stiamo facendo la nostra parte nel fornire la tecnologia necessaria affinché tutto questo sia realtà. Lasciamo al Governo l’aspetto burocratico così da offrire agli oltre 5 milioni di dipendenti italiani il supporto più completo per migliorare la loro vita e quella delle generazioni future. Tutto il 2023 si sta caratterizzando da una elevata inflazione e un ulteriore problema riguarderà le spese che le famiglie dovranno prevedere per i servizi socio assistenziali e per i servizi socio sanitari nei confronti dei suoi membri anzianiTantosvago ha messo a punto oKaring, una soluzione ideale per supportare i lavoratori con figli e persone anziane a carico”. OKaring è una piattaforma digitale di Tantosvago che consente ai lavoratori di spendere i buoni welfare in prestazioni inerenti alle spese scolastiche dei figli, la sanità e la previdenza. L’offerta presente su oKaring è il frutto di due anni di lavoro trascorsi a studiare ricerche di mercato, mappare le categorie di interesse e presidiare il territorio.

“Da quest’anno” ha aggiunto Matteo Romano, “è stata inserita anche la figura del Care Manager, sia per l’area dedicata all’assistenza anziani/disabili/persone fragili, sia dedicata alla genitorialità, che permette di intercettare il bisogno degli utenti e di intervenire a supporto guidandoli verso il servizio, la struttura o il partner adeguato. OKaring è il marchio del people care che sarà sempre più centrale nelle politiche di welfare. Le percentuali più alte di chi lo utilizza per i figli riguardano il sostegno allo studio e i corsi di formazione, seguiti dalle offerte stagionali come i campus residenziali e i centri estivi. Per quanto riguarda, invece, l’assistenza domiciliare, la percentuale più alta è quella relativa alle figure OSS e ai servizi infermieristici”.

Le esperienze sul sito sono state oltre 3.200 e i principali ambiti presidiati per far fronte ad esigenze/criticità sono stati: il sostegno alla genitorialità; i colloqui di orientamento e consulenza educativa rivolti a genitori e familiari che avvertono dubbi o difficoltà nell’educazione di bambini e ragazzi e/o che vogliono acquisire strumenti a supporto del ruolo genitoriale; la gestione dei conflitti, percorso rivolto a coniugi, conviventi, genitori e figli, parenti, che si trovano in situazione di conflitto e che desiderano gestire le divergenze per condividere nuove modalità di affrontare i problemi a tutela del benessere e della continuità dei rapporti; la consulenza genitoriale per rafforzare il rapporto con i propri figli, gestire la conciliazione famiglia/lavoro e supportarli nelle scelte più importanti del percorso genitore/figlio. 

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