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Capitan futuro ha compiuto 40 anni: la storia di De Rossi

Il 2023 ce lo ricorderemo per essere l’anno in cui Daniele De Rossi, uno dei nomi di punta della Roma, ha compiuto 40 anni. Mediano fortissimo e campione del mondo nel 2006, Daniele de Rossi è uno dei giocatori più rappresentativi della squadra capitolina, tanto da essersi guadagnato l’appellativo di capitan futuro.

A oggi De Eossi svolge il compito di allenatore in serie B ma questo non adombra in alcuna maniera le sue gesta nella serie principe del calcio italiano. Dal 2001 al 2019, anno in cui ha appeso gli scarpini al chiodo, il centrocampista ha rappresentato la lupa tanto con le giovanili quanto con la prima squadra.

In quest’ultima, infatti, è entrato durante il corso del 2001, anno stesso in cui la squadra si è portata a casa il suo ultimo scudetto. Se vi interessa l’argomento, troverete molte statistiche e informazioni su questi temi.

Foto di Phillip Kofler da Pixabay

L’uomo che diventa simbolo

A termine carriera Daniele De Rossi poteva vantare ben 600 presenze, con una nomea di vero e proprio leader tanto sul prato quanto all’interno dello spogliatoio. Ben voluto dai compagni e dalla dirigenza, De Rossi si è sempre distinto per la sua notevole abilità anche in area di rigore, risultando autore di molti gol che sono poi risultati importanti per la storia del club.

Parte del suo carisma si deve di certo alla sua esperienza con la nazionale Italiana; nel 2006 De Rossi era nella rosa dei giocatori che poi hanno vinto il mondiale, insieme al compagno di squadra (e ancora più iconico) Francesco Totti. Tra gli highlight della sua carriera possiamo di certo ricordare uno dei cinque rigori giocati durante la finale con la Francia, ancora a oggi un momento culturale di notevole rilevanza per tutti gli Italiani appassionati di calcio.

Sempre con la nazionale De Rossi ha partecipato a un altro degli altri momenti interessanti della storia recente dello sport Italiano. La squadra che arrivò in finale agli Europei del 2012 prevedeva sempre il principe, sempre a centrocampo.

Foto di Markus Spiske da Pixabay

Dall’eredità di Totti all’allenamento

Per i tifosi romanisti De Rossi è molto importante anche perché è colui che si è preso sulle spalle la pesantissima eredità der pupone dopo l’abbandono di quest’ultimo. De Rossi, infatti, è stato capitano per ben due campionati guidando la Roma con una certa abilità. La sua carriera con la squadra capitolina si è interrotta però durante il corso del 2019, quando complici l’esonero di Di Francesco e il ritorno di Claudio Ranieri, il giocatore si è visto non rinnovare il contratto.

A 18 anni esatti dalla vittoria del terzo scudetto, il 26 Maggio 2019, De Rossi quindi ha ceduto la fascia da capitano ad Alessandro Florenzi, approcciandosi al mondo dell’allenamento. Quest’ultima parabola, ancora in fase di completa definizione, vede De Rossi far parte dello staff tecnico della nazionale insieme al CT Roberto Mancini. De Rossi è stato anche strumentale agli europei del 2020, quelli vinti da un’ Italia che nel corso di un singolo anno era salita più che mai sugli allori dei vittoriosi tra Eurovision vinto dai Maneskin e prodigi calcistici.

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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