I Diritti Umani in Algeria: una situazione allarmante

La libertà di espressione è ancora duramente repressa in Algeria . Un tribunale algerino ha condannato oggi a 10 anni di carcere la controversa attivista Amira Bouraoui, che lo scorso febbraio aveva provocato una crisi diplomatica tra il suo Paese e la Francia dopo essere fuggita illegalmente attraverso la Tunisia.
Lo riferisce un comunicato del comitato algerino per la liberazione dei detenuti (Cnld), pubblicato sulla propria pagina Facebook.
E’ con profondo dispiacere che biosgna costatare, ancora una volta che l’ Algeria, abbia dimenticato la “Carta d’Algeri” Un documento ufficioso , voluto dall’antifascista italiano , Lelio Basso, La Conferenza di Algeri, promossa dalla Fondazione internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli insieme alla Lega Internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli. Parteciparono alla conferenza numerosi giuristi, economisti e personalità politiche, sia dei paesi industrializzati che del Terzo Mondo, oltre a un gran numero di rappresentanti dei movimenti per la liberazione dei popoli, organizzazioni non governative ed esponenti del movimento internazionale per la promozione dei diritti dei popoli. La scelta di Algeri fu dovuta a precise ragioni: Algeri era un punto di riferimento strategico per i paesi non allineati; era la capitale di una nazione che aveva duramente lottato per affrancarsi dalla dominazione coloniale. .
La “Carta di Algeri” sancisce che “Nessuno, per ragioni di identità nazionale o culturale, può essere oggetto di massacro, di tortura, persecuzione, deportazione, espulsione, o essere sottoposto a condizioni di vita tali da compromettere l’identità o l’integrità del popolo a cui appartiene”. Lelio Basso, scelse Algeri , come ho detto perchè rappresentava all’epoca quegli ideali .
L’Augurio di tutti noi è che l’Algeria riparta dalle radici profonde della lotta di liberazione e possa permettere la libera espressione dei popoli e delle idee , anche al proprio interno. I giovani devono essere ascoltati per il bene della stabilità della nazione algerina .
Marco Baratto