Destinazione pace. Quindici voci contro la guerra
Un libro corale, con il contributo di artisti, scienziati, La guerra, ogni guerra, mette in evidenza la moltitudine di sfaccettature umane, sociali ed ecologiche della pace. Alcune di queste sono immediatamente associate all’identità della pace, altre hanno un rapporto meno diretto ma, non per questo, meno stretto.
Il libro Destinazione pace. Quindici voci contro la guerra (MUP Editore, 2023), a cura di Novita Amadei, che sarà presentato all’APE Parma Museo il prossimo 15 novembre alle ore 17.30, prende in esame il concetto di pace da quindici differenti punti di vista, col contributo altrettanti autori che lo hanno affrontato secondo la chiave interpretativa dell’economia, del diritto, dell’arte, dell’informazione, del dialogo interreligioso e del superamento delle frontiere… Un libro “corale” che raccoglie molteplici testimonianze per una riflessione ampia, trasversale e libera su un tema oggi più che mai stringente.
Realizzato con il contributo di Fondazione Monteparma, in collaborazione con Comune di Parma e Università degli Studi di Parma, e sostenuto dalla Casa della Pace, il volume, ideato da Novita Amadei, scrittrice nata a Parma e residente in Francia, che lavora da anni nell’ambito delle migrazioni internazionali e dell’asilo politico, costituisce un ampliamento dell’esperienza della rubrica settimanale de “la Repubblica Parma”, intitolata Di cosa parliamo quando parliamo di pace, avviata a poche settimane dall’inizio della guerra russo- ucraina.
I brevi saggi che compongono il libro, accompagnati da un suggestivo corredo fotografico, mirano a suggerire a uomini e donne, ragazzi e ragazze, prospettive utili per agire attivamente come “costruttori di pace” all’interno di un contesto dove appare più che mai urgente la necessità di una pratica “non violenta” in grado di tutelare l’universalismo e l’inviolabilità dei diritti umani.
informazioni:
Fondazione Monteparma
Tel. 0521 203413
e-mail: info@fondazionemonteparma.it
Le Autrici e gli Autori del volume sono: Danilo Amadei, Francesco Camattini, don Luigi Ciotti, Antonio D’Aloia, Marco Deriu, Roberto Fieschi, Stefano Magagnoli, Roberta Maggiali, Franco Masini, Mario Menin, Enrico Ottolini, Emilio Rossi, Aluisi Tosolini, Francesco Vignarca, Alex Zanotelli e Simonetta Gola Strada che ne ha curato l’introduzione. Sono molte anche le realtà e le associazioni che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto editoriale: Casa delle donne di Parma, Centro Immigrazione Asilo Cooperazione internazionale di Parma e Provincia (Ciac), Donne in Nero, Emergency, Europa Verde, Libera, Missionari Saveriani, Rete Italiana Pace e Disarmo, Rete Lilliput, Rete Nazionale delle Scuole di Pace, Unione degli Scienziati per il Disarmo (Uspid).
La presentazione del libro costituisce uno dei principali appuntamenti della seconda edizione del Festival della pace, realizzato da Casa della Pace e Comune di Parma, in collaborazione con Rete Italiana Pace e Disarmo, che propone ben 20 iniziative dal 9 ottobre al 7 dicembre, con la finalità di aprire un confronto multidisciplinare su questo tema.
Alla presentazione del libro, ospitata nel centro culturale ed espositivo di Fondazione Monteparma con ingresso libero fino ad esaurimento posti, parteciperanno alcuni degli autori e dei rappresentanti degli enti promotori e sostenitori dell’iniziativa. Dopo il saluto introduttivo di Angelo Vibi, Vice Presidente di Fondazione Monteparma, seguiranno gli interventi di Paolo Martelli, Magnifico Rettore dell’Università di Parma e, per il Comune di Parma, dell’Assessora alla Partecipazione, Associazionismo, Quartieri e Pace, Daria Jacopozzi; tra gli autori, porteranno la loro testimonianza Roberto Fieschi, scienziato e
professore emerito dell’Università di Parma, Franco Masini, medico di Emergency, e Francesco Vignarca, coordinatore delle Campagne per la nuova Rete Italiana Pace e Disarmo.
A moderare l’incontro sarà la stessa curatrice, Novita Amadei, la quale, nella premessa del
libro, ben riassume il senso di questa importante iniziativa editoriale: Per quanto manipolabile il passato non si può cambiare, tantomeno cancellare. Quel che è stato è stato, e non resta che chiedersi come procedere ora, affiancando al racconto del male il controcanto di una narrazione della pace impaziente di futuro, perché, come sosteneva il filosofo tedesco Ernst Bloch, «solo quel ricordare è fertile che nello stesso tempo ricorda quello che c’è ancora da fare».
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Consigliata la prenotazione al num. tel. 0521 2034 oppure via e-mail a info@fondazionemonteparma.it.