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 Palermo “La gravità delle forze nascoste”, mostra inedita di Sasha Vinci a cura di Serena Ribaudo

Alla Cappella dell’Incoronata, una delle sedi del Museo Regionale d’Arte Moderna e
Contemporanea di Palermo, dal 20 dicembre 2023 al 20 gennaio 2024 l’artista siciliano Sasha Vinci
presenta per la prima volta “La gravità delle forze nascoste”, un progetto inedito a cura di Serena

Ribaudo dedicato interamente a Palermo, al suo tessuto urbano e sociale. Vinci, noto per le sue
audaci sperimentazioni sulla contemporaneità, crea opere che parlano con profondità alla realtà
odierna, affrontando le distanze, le paure e le contraddizioni che caratterizzano il presente.
Attraverso uno sguardo trasversale, l’artista indaga sulle fratture di questo momento storico,
riconsiderando i rapporti tra la natura, l’essere umano contemporaneo e il suo ambiente sociale,
con l’obiettivo di acquisire una nuova coscienza etica, estetica e politica, aprendo le porte a nuove
prospettive di comprensione e di interazione con il mondo che ci circonda.
Ciò che distingue la ricerca artistica di Sasha Vinci è la continua sperimentazione di diversi linguaggi
artistici, utilizzando media come il disegno, la scultura, l’installazione, la performance, la fotografia
e il suono. In questo progetto dedicato a Palermo, questi mezzi espressivi convergono per creare
un’opera d’arte totale e unica nel suo genere, che coinvolgerà gli spettatori in una straordinaria
esperienza multisensoriale.
Come scrive la curatrice Serena Ribaudo: “Il lavoro di Vinci indaga con originalità, pregnanza e
sentimento poetico il tessuto urbano, animico ed eterico della città di Palermo. La gravità delle forze
nascoste è un omaggio al capoluogo siciliano, ai suoi profili, ai suoi cieli. Una dichiarazione d’amore
ad una città, il cui ductus ardente viene simbolicamente auscultato, e decifrato, nelle sue armonie e
dissonanze per essere restituito ai cittadini in una nuova forma espressiva come dono straordinario”.
L’artista afferra la gravità, già presente nel titolo stesso della mostra, come una delle forze
fondamentali che condiziona corpi, animali e oggetti inanimati. Vinci esplora questa forza
onnipresente che regola i moti celesti, unificando l’umanità in una condizione di inevitabile
adesione. Anche l’essere umano, pur con la sua presunzione di dominio sulle altre specie, deve
piegarsi a questa forza, incapace di controllarla o imprigionarla. Vinci reintroduce diverse simbologie
legate alla cosmologia, alla visione platonica del mondo e alla simbologia musicale, impiegando
elementi tipici della tradizione siciliana e conferendo loro nuovi significati, sia politici che sociali,
risonanti nel tempo presente. La gravità diventa così una metafora potente che permea non solo
l’opera di Vinci ma anche le vite di tutti noi.
Ad arricchire la mostra sarà l’opera site-specific “NON SI DISEGNA IL CIELO / Il Canto di Palermo”.
Quest’opera è parte della serie in continua evoluzione “NON SI DISEGNA IL CIELO”, avviata
dall’artista nel 2015 a Volterra in Toscana. Attraverso questo progetto, Vinci crea opere sinestetiche
e multisensoriali, traducendo lo skyline e le costellazioni di un luogo in armonie musicali, dando
voce alla natura e al paesaggio.
Attraverso un intreccio sapiente di opere, Vinci crea una continuità tra passato e presente, tra
racconto sacro, mitologico e azione civile, conferendo un significato e un’importanza straordinaria
per l’essere umano e il cittadino contemporaneo. L’obiettivo della ricerca artistica di Sasha Vinci è
quello di creare una visione che va al di là dell’effimero e abbraccia l’essenza stessa dell’esistenza.
“La Gravità delle Forze Nascoste” rivela così nuove interazioni tra i corpi, nuovi rapporti che sorgono
da noi stessi e che illuminano la vita nelle sue incognite più profonde, lasciando spazio a molteplici
possibilità. La gravità è un assioma inconfutabile, a cui nessuno può sottrarsi. Tuttavia, come
immersi in un vortice cieco, risorgiamo per manifestarci con una nuova forma, una forma
multinaturale. Questa mostra ci invita a guardare oltre la superficie delle cose, a scavare più a fondo
nelle fratture del presente.

Sasha Vinci: biografia
Il fondamento della ricerca di Sasha Vinci si basa sulla continua sperimentazione di differenti
linguaggi artistici. Performance, scultura, disegno, pittura, scrittura, musica sono espressioni che
l’artista utilizza per creare opere da cui emerge un pensiero libero che si interroga sulle
problematiche dell’esistente, per giungere ad una visione ampia e plurale. Dal 2012 al 2018 Vinci
ha collaborato attivamente con l’artista Maria Grazia Galesi con la quale ha creato il duo
Vinci/Galesi, dando vita alla Trilogia del possibile: un progetto di arte pubblica e sociale che
coinvolgeva attivamente i cittadini e le comunità. Nel 2008 è stato l’ideatore e il fondatore di SITE
SPECIFIC, una realtà indipendente gestita dall’Associazione Culturale non-profit PASS/O. Un
progetto ambizioso e di ampio respiro che trasforma la città di Scicli in un Teatro Vivo, un luogo in
cui la creatività contemporanea può abitare ed esistere. Nel gennaio del 2013, in collaborazione con
altri professionisti, fonda S.E.M. (Spazi Espressivi Monumentali): un modello di sviluppo sostenibile
che a Scicli ridisegna la gestione integrata dei monumenti, unendo contenuti culturali dell’arte e
delle tradizioni a strategie economiche. Per S.E.M. Sasha Vinci ricopre il ruolo di Direttore Artistico.
Da dicembre 2012 a settembre 2013 è stato Direttore Artistico del progetto CLANG. Le opere di

Sasha Vinci sono state pubblicate in differenti giornali e riviste nazionali ed internazionali come Hi-
Fructose Magazine, Flash Art, Artribune, Arte e Critica, Wall Street International, Exibart ed Exibart

on paper, Abitare Magazine, Espoarte, Rivista Segno, Gestalt Gtk, El Pais, Diari De Girona
(Dominical), Il Sole 24 ore, Panorama, L’Espresso, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Kairós
Magazine, Famiglia Cristiana, La Sicilia, Il Giornale di Sicilia, Il Giornale di Scicli. Dal 2017 collabora
attivamente con la galleria d’arte aA29 Project Room.
Serena Ribaudo: biografia
Serena Ribaudo si è laureata in Storia dell’arte presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
di Palermo. Vive tra Palermo e Firenze. È saggista, storico dell’arte, critico d’arte. Si occupa
dell’organizzazione e del coordinamento curatoriale, scientifico e tecnico di mostre d’arte
contemporanea presso organismi pubblici e privati in Italia e all’estero. Ha dedicato la sua attività
in particolar modo alla curatela di mostre ed eventi artistici all’interno di sedi storiche al fine di

una maggiore valorizzazione del dialogo tra arte contemporanea e patrimonio artistico-
architettonico del passato. Ha collaborato con numerose riviste d’ arte contemporanea tra cui

Rivista Segno e Segnonline, Espoarte, Artslife, Grandi Mostre, Arte In.

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