Presentati ad Alassio gli ambasciatori delle Vie del Sale
ALASSIO- All’ Istituto Statale Alberghiero “Giancardi-Galilei-Aicardi” di Alassio è stata presentata una
importante iniziativa legata alle “Vie del Sale” con una lezione sul food storytelling e content marketing del giornalista e blogger Stefano Pezzini. Presentati anche i vini della Tenuta Maffone e le Turle del Pastificio Porro di Pornassio. Sapori e odori di luoghi, storie di comunità e linguaggi sono gli elementi portanti di questo interessante progetto denominato “Gli ambasciatori della cucina delle antiche vie del sale”. La nuova “mission”, dei trentadue comuni che hanno con entusiasmo aderito all’associazione, che raduna le comunità attraversate “dall’oro bianco”, prende ispirazione dai principi fondanti di slow food: “buono, pulito e giusto”, per condividere e riaffermare i valori identitari legati al cibo e alla cucina del territorio.
“Un piano di content marketing finalizzato – come sottolineano i suoi estensori Stefano Pezzini e Franco
Laureri – a trasformare in motivazione turistica le straordinarie eccellenze delle comunità del nostro
entroterra attraversate dalle vie Marenche, che un tempo erano percorse da contrabbandieri e gendarmi,
pastori e mercanti, e che oggi rappresentano un patrimonio di beni materiali e immateriali da capitalizzare
ai fini di uno rilancio economico dei territori al di là del mare”.Grande soddisfazione ha anche espresso
il presidente della Antiche Vie del sale Alessandro Navone: “Si tratta di un piano di comunicazione –
commenta Navone- che vuole promuovere la coopetizione tra costa ed entroterra, volto a creare nuove
sinergie nell’intento di ottenere vantaggi rispetto alle destinazioni concorrenti attraverso nuovi prodotti
turistici vantaggiosi per entrambe le “due Ligurie”.
Di qui la giornata di studio, per i futuri ambasciatori del gusto “made il Liguria”, sulla tecnica dello
storytelling con un approfondimento sull’enogastronomia, con in cattedra Catia Bertone del pastificio
Fratelli Porro e le ricette della cucina bianca, per iniziare dagli Istituti alberghieri un percorso formativo
sulla cucina identitaria delle “strade del mare”.
La consegna affidata ai futuri “cultori della cucina della antiche vie del sale” è la rivisitazione delle
ricette tipiche in versione fusion, cioè in grado di fondere ingredienti e piatti della tradizione delle vie
Marenche, con la cultura e i sapori del mare.
“Questo progetto formativo, come rimarca il dirigente scolastico del “Giancardi” Massimo Salza –
è un’occasione per i nostri studenti per migliorare le proprie conoscenze trasversali e del territorio
nell’ambito non solo dell’enogastronomia ma anche verso quelle tecniche di comunicazione, dal food
storytelling all’uso del social media marketing, fondamentali per una carriera di successo nel mondo
dell’hotellerie.”
L’obiettivo sotengono i promotori è quello di portare nei menú dei ristoranti della riviera la cultura
culinaria di quei territori attraversati dalle vie Marenche al fine di indurre e condurre, attraverso un
progetto di food storytelling, il turista alla scoperta di questa parte stupenda della nostra regione.
CLAUDIO ALMANZI