La “Carta degli Ulema africani” un passo importante per la Fondazione Mohammed VI

La “Carta degli ulema africani” è stata lanciata ufficialmente venerdì da Fez a margine della quinta sessione ordinaria del Consiglio supremo della Fondazione Mohammed VI degli ulema africani, che si è tenuta il 5 e 6 dicembre.
Questa Carta, considerata come un messaggio di comunicazione tra gli Ulema e un riferimento importante nella storia dell’istituzione, si basa su cinque assi equilibrati e complementari. Il suo fondamento fondamentale mira ad ancorare e consolidare gli aspetti religiosi comuni in termini di credenze, dottrine e comportamenti in tutto il continente africano, con l’obiettivo di proteggere la sicurezza spirituale dei suoi popoli e garantire la felicità dei suoi figli educandoli a una fede illuminata, sia nella loro vita quotidiana che nei loro impegni religiosi e civili.
Questi temi riguardano “Gli ulema della nazione: qualità e funzioni”, “Preservare le costanti religiose africane comuni”, “I valori islamici e la protezione del comune religioso”, “Proteggere la sicurezza spirituale in Africa” e “Africa: prospettive e aspirazioni”.
Ma tutto questo è solo uno degli aspetti importanti di questo documento. Infatti, rappresenta un’ulteriore vittoria della fondazione Mohammed VI . Una istituzione, lodata anche dal Santo Padre il Papa Francesco che ha ricordato , durante la visita in Marocco, che questo istituito ha lo “scopo di fornire una formazione adeguata e sana contro tutte le forme di estremismo, che «portano spesso alla violenza e al terrorismo e che, in ogni caso, costituiscono un’offesa alla religione». Papa Francesco ha ribadito «l’importanza del fattore religioso per costruire ponti tra gli uomini»,
La recente carta , lanciata durante la sessione della Fondazione Mohamed VI rappresenta un punto importante per sviluppare in modo corretto una formazione adeguata agli ulema non solo per l’Africa ma, anche per coloro i quali saranno chiamati a confrontarsi con la società occidentale . Un mondo spesso dove la religione viene spesso emarginata . Oggi gli ulema possono essere anche artefici di un dialogo serio con il “piccolo resto ” di fedeli cristiani per lottare assieme contro politiche che non mettono al centro la vita e l’uomo dal suo concepimento alla morte naturale.
Marco Baratto.