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Sicurezza informatica: perché si usano dati crittografati?

Alla base di un qualunque buon sistema di sicurezza informatica c’è sempre una “chiave”, cioè il modo in cui, una volta arrivati davanti ai dati protetti, possiamo anche leggerli. Questa è, in modo piuttosto semplificato, la definizione di crittografia, meglio nota come la disciplina o l’arte di saper celare informazioni. 

Come si legge nella ricerca di ExpressVPN sulla crittografia e le principali minacce informatiche, si tratta di un pilastro fondamentale per la sicurezza e, in quanto tale, chiunque utilizzi siti web, app o database ne fa uso quotidianamente. Grazie ad essa è possibile beneficiare di una barriera efficace contro vari tipi di minacce, come l’intercettazione, la manipolazione e il furto di informazioni sensibili. 

Valori: la confidenzialità e l’integrità dei dati 

La crittografia garantisce la confidenzialità dei dati attraverso il processo di trasformare informazioni in una forma illeggibile senza la chiave corretta per decifrarle. Ciò significa che, anche se un malintenzionato riuscisse a intercettare i dati, senza la chiave di decifratura appropriata, il contenuto rimarrebbe incomprensibile. 

Oltre alla confidenzialità, la crittografia è essenziale per garantire l’integrità dei dati. Attraverso l’uso di algoritmi crittografici, infatti, permette di controllare se i dati sono stati alterati durante la trasmissione o lo stoccaggio. Qualsiasi tentativo di manipolare i dati criptati, dunque, risulterebbe segnalato in modo tale da agire tempestivamente per individuare la falla e sanarla. 

Affidabilità ed autenticità 

Questi due valori sono importantissimi perché garantiscono che le informazioni restino blindate da occhi indiscreti e, soprattutto, autentiche. Si tratta di un’esigenza nata per garantire che le informazioni mantengano la loro affidabilità e autenticità, particolarmente critica in settori come le transazioni finanziarie e la gestione dei dati sensibili.

Uno dei più grandi meriti della crittografia, tuttavia, è quello di proteggere la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici nel loro complesso. I dati crittografati, infatti, rendono più difficile per i malintenzionati individuare le vulnerabilità del sistema: anche se qualcuno riuscisse ad accedere a informazioni criptate, infatti, dovrebbe poi saper decifrare i dati, cosa che la crittografia non consente. 

Casi studio: gli attacchi più significativi

Uno degli attacchi informatici più rilevanti degli ultimi anni è stato WannaCry, un ransomware che nel 2017 ha colpito sistemi Windows in tutto il mondo. Sfruttando una vulnerabilità di Windows, il malware si è diffuso rapidamente, richiedendo poi il pagamento di un riscatto in bitcoin per ripristinare i file crittografati. L’attacco ha avuto un impatto significativo su organizzazioni chiave, come il servizio sanitario nazionale del Regno Unito, dimostrando al mondo intero le conseguenze di un sistema non conforme ai vigenti standard di sicurezza. 

Un altro attacco di grande rilevanza è stato Stuxnet nel 2010, un worm informatico progettato per attaccare specifici sistemi di controllo industriale. Si ritiene che sia stato creato per danneggiare il programma nucleare iraniano, prendendo di mira le centrifughe utilizzate per l’arricchimento dell’uranio. Anche Stuxnet ha messo in evidenza la crescente minaccia degli attacchi informatici mirati su infrastrutture critiche e sistemi industriali.

Cosa abbiamo imparato da questi avvenimenti?

Quelli menzionati sono solo alcuni delle migliaia di attacchi a grandi reti informatiche che si verificano ogni giorno. Ne sono la prova il caso degli attivisti hacker “Guardians of Peace” contro Sony Pictures (2014), oppure quello operato ai danni di Yahoo, quando milioni di account furono violati tra il 2013 ed il 2014 e, tra questi, vi erano anche quelli di VIP e personaggi di spicco della scena politica globale. 

La crittografia, in tutti questi casi, forse, avrebbe potuto fornire un importante strumento di difesa, specialmente se implementata a fronte di una strategia di difesa di lungo periodo. Nel caso di WannaCry, per esempio, l’adozione di pratiche di crittografia avanzata avrebbe potuto mitigare l’impatto del ransomware, impedendo agli attaccanti di accedere facilmente ai dati. 

Per Stuxnet, invece una crittografia ad hoc avrebbe probabilmente potuto contribuire a proteggere i dati relativi ai sistemi di controllo industriale, rendendo più difficile per gli hacker manipolare il funzionamento delle centrifughe coinvolte nel processo di arricchimento dell’uranio. 

Per quanto riguarda le violazioni della sicurezza di Yahoo, infine, la crittografia dei dati degli utenti avrebbe forse potuto garantire una protezione aggiuntiva contro l’accesso non autorizzato. 

Dinanzi ad ogni novità o innovazione, quindi, crescono e si moltiplicano le probabilità di minacce, vulnerabilità o violazioni: questo significa che per le aziende è diventato fondamentale dotarsi di strumenti aggiornati con cui pianificare la protezione

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Pearl

"La scrittura non è magia ma, evidentemente, può diventare la porta d’ingresso per quel mondo che sta nascosto dentro di noi. La parola scritta ha la forza di accendere la fantasia e illuminare l’interiorità". Aharon Appelfeld

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