Giornata Internazionale del Migrante. SMIS denuncia il parlamento italiano per negazione diritti sociali dei lavoratori marocchini in Italia aventi famiglie in Marocco
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota dello Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà (SMIS) in occasione della Giornata Internazionale del Migrante.
“Ogni anno, il 18 dicembre, il mondo celebra la Giornata Internazionale dei Migranti, dedicata a riconoscere l’importante contributo dei migranti e a evidenziare le sfide che devono affrontare.
Nonostante le sfide, i migranti contribuiscono in modo significativo alla prosperità e allo sviluppo sostenibile nei paesi di origine e accoglienza. Le rimesse finanziarie forniscono sostegno alle famiglie e al paese d’origine. In questo contesto lo Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà (SMIS) saluta il prezioso contributo di avanguardia dei lavoratori e degli imprenditori marocchini nello sviluppo d’Italia e del Marocco.
Lo SMIS ricorda che nel 1990, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato “la Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti di Tutti i Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro Famiglie”, ma, oggi, nell’elenco dei paesi del nord del pianeta ci risulta solo Canada che aveva rettificato tale convenzione.
Lo SMIS si rammarica per l’assenza d’Italia nell’elenco dei firmatari di tale Convenzione, e di conseguenza, lo SMIS denuncia che i diritti sociali ed economici, dei lavoratori marocchini in Italia aventi coniugi e figli ancora in Marocco, sono sempre negati dal rifiuto del parlamento italiano di approvare gli accordi sulla previdenza e assistenza firmati nel 1994 tra i governi del Marocco e Italia.
Lo SMIS rammarica, inoltre, che non sia possibile ancora avvalersi della totalizzazione dei contributi italiani e marocchini che consentirebbe di maturare il diritto alla pensione.
Oggi è più rivendicata la richiesta di un accordo bilaterale tra Italia e Marocco in tema di previdenza, assistenza e sanità e in questa Giornata Internazionale dei Migranti, lo SMIS richiama l’attenzione sulla necessità di rispettare e garantire i diritti dei migranti in generale ed i diritti dei lavoratori e gli imprenditori marocchini residenti in Italia”.