Comunicati Stampa

Medaglia d’Oro per le Vittime del terrorismo a Iacuzio e Pibiri,

“E’ finalmente giunto l’importante momento in cui lo Stato ha tributato il doveroso riconoscimento a due grandi uomini, Carlo Iacuzio e Alessandro Pibiri, esempi di quell’encomiabile spirito di servizio e senso del Dovere che rendono onore alle nostre Istituzioni, e con esse all’intero Paese. La consegna delle alte onorificenze concesse loro dal Presidente della Repubblica per il servizio reso in Iraq, per le quali
ci siamo lungamente impegnati, rappresenta la dovuta esaltazione della capacità di sacrificio che li ha contraddistinti e che, anche se non può compensare la sofferenza, immane e inesauribile nel caso dei Familiari di Alessandro che non c’è più, resta comunque come ricordo scolpito nella mente e nel cuore di tutti noi, e come monito a tenerli sempre come esempio d’altissimo onore”.
E’ quanto afferma Mirko Schio, Presidente di Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere) commentando l’attribuzione di due massime onorificenze concesse dalla Presidenza della Repubblica italiana a seguito di un lungo iter seguito dall’Associazione.
A Salerno è stata consegnata la Medaglia d’Oro per le Vittime del terrorismo – conferita con decreto in data 12 aprile 2023 dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno – al Generale dell’Arma dei Carabinieri Carlo Iacuzio “per le idee e per l’impegno morale” profuso in Nassiriya il 12 novembre 2003.
A Cagliari, invece, è stata consegnata la Medaglia d’Oro per ‘Vittima del terrorismo’ alla memoria di Alessandro Pibiri, caporal maggiore dell’Esercito impegnato nell’Operazione Antica Babilonia, morto in un attentato in Iraq il 5 giugno del 2006.
“In questa importante occasione – aggiunge Schio – vogliamo rinnovare il grande affetto e la vicinanza che ci legano all’amico Carlo Iacuzio, che abbiamo il privilegio di annoverare fra i componenti del Direttivo di Fervicredo e che prosegue senza risparmiarsi la sua opera generosa, e ai Familiari di Alessandro Pibiri, del quale abbiamo potuto apprezzare il coraggio lungo la strada che abbiamo percorso
insieme anche per raggiungere questo riconoscimento assolutamente dovuto”.

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