Italia

Bitonto: è allarme provinciale 231

Provinciale 231, Sicolo: “Strada pericolosissima, ma l’Area Metropolitana non fa nulla”

Sede stradale totalmente al buio, mancanza di standard accettabili di sicurezza, code e rischio di incidenti

Ieri sera l’ultimo incidente di una lunga serie di sinistri in cui ormai non si contano più morti e feriti

“Niente, nessun intervento, totale noncuranza: la provinciale 231, soprattutto all’altezza dello svincolo che porta sulla tangenziale, resta una delle strade più pericolose della Puglia, come testimoniano i continui incidenti, non ultimo quello che qualche mese fa costò la vita a quattro giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni. Ieri sera si è verificato l’ultimo incidente di una lunga serie. Ho sollecitato mille volte l’implementazione dell’illuminazione con note ufficiali, segnalazioni, richieste di intervento. Quante altre tragedie dobbiamo aspettare affinché l’Area Metropolitana di Bari, i suoi tecnici responsabili e il sindaco De Caro comprendano di dover intervenire?”. È Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a tornare su un’annosa questione. L’organizzazione lanciò qualche settimana fa il proprio grido d’allarme, sostenuta dalle stesse posizioni espresse dalla Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto, la cui struttura si trova proprio in uno dei punti più pericolosi dal punto di vista della viabilità. In quel caso, CIA Puglia intervenne per esprimere tutta la propria indignazione e preoccupazione dopo un terribile incidente mortale avvenuto proprio sulla strada provinciale 231, tra Modugno e Bitonto in direzione nord.

“I cittadini hanno diritto a strade più sicure”, aggiunge Sicolo. “Per rimettere in sicurezza la provinciale 231 abbiamo più volte sollecitato l’installazione di nuovi pali della luce, così da illuminare la sede stradale. Proprio in prossimità della Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto, durante il periodo invernale sono tantissimi i soci dell’importante realtà cooperativistica che si recano negli stabilimenti per conferire le olive nel frantoio. Quel tratto di strada diventa un coacervo di automezzi. La zona però resta totalmente al buio.

“Quell’arteria non è sicura e la situazione è nota da anni alle autorità preposte dell’Area Metropolitana di Bari”, dichiara Sicolo. «Gli automobilisti che provengono da Terlizzi rischiano di non frenare in tempo e di scontrarsi sulla lunga coda di veicoli che si crea nelle ore notturne. Parliamo di uno svincolo molto pericoloso – ha aggiunto Sicolo – perché trafficato sia da chi viaggia in direzione Bari sia da chi è diretto a Terlizzi. Non è sufficientemente illuminato, gli automobilisti non hanno la giusta visuale e rischiano puntualmente di terminare la loro corsa rovinosamente sulle auto incolonnate. Riteniamo doveroso e urgente intervenire. Dobbiamo scongiurare il rischio che terribili incidenti come quello costato la vita a quei poveri ragazzi possano ripetersi ancora”.

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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