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Le relazioni italo-marocchine nel 2023 rafforzate dalle loro diaspore: Azioni concrete e prospettive promettenti

Partner forti, alleati regionali e amici di lunga data, il Marocco e l’Italia, che celebreranno due secoli di relazioni diplomatiche nel 2025, hanno riaffermato nel 2023 la loro volontà di consolidare una cooperazione concreta reciprocamente vantaggiosa, basata sul dialogo regolare e sul rispetto reciproco.
Il rafforzamento di questa cooperazione è stato infatti al centro della visita di lavoro, lo scorso luglio a Roma, del Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, Nasser Bourita, su invito del suo omologo italiano, Antonio Tajani.
“Questa visita in Italia fa parte delle Alte Orientazione di Sua Maestà il Re Mohammed VI volte a diversificare e rafforzare i partenariati all’interno dell’Europa e dell’UE e a consolidare i legami con potenze europee credibili”, aveva dichiarato Bourita in questa occasione, sottolineando che le relazioni tra i due i paesi sono “tradizionalmente forti” e basati su una cooperazione “fruttuosa” in tutti i settori.
L’incontro tra i due ministri, il primo dopo la nomina di Antonio Tajani, nell’ottobre 2022, alla carica di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, è stato scandito dalla firma di un Piano d’Azione per l’attuazione del Partenariato Strategico Multidimensionale, uno strumento bilaterale strutturante concluso nel 2019 a Rabat. Questo quadro fissa quattro priorità per le relazioni tra Marocco ed Italia per i prossimi anni, vale a dire il rafforzamento del dialogo politico sulle questioni regionali in Africa, Medio Oriente e Mediterraneo; il consolidamento della cooperazione economica e culturale; il rafforzamento del coordinamento in materia di sicurezza e la creazione di un meccanismo di consultazione sull’immigrazione e sugli affari consolari.
Dalle questioni nazionali a quelle regionali, l’agenda marocchino-italiana presta particolare attenzione alla stabilità e allo sviluppo dei vicinati mediterranei e africani, testimoniando un impegno comune e un’azione attiva a favore di un avvenire collettivo migliore.
Secondo Tajani “i due Paesi sono determinati a lavorare insieme per un Mediterraneo più stabile”.
L’Italia desidera, inoltre, operare in Africa con il Marocco, che lo considera l’attore principale nella regione del Mediterraneo, grazie alla sua stabilità e alle iniziative che sta portando avanti, su Alte Istruzioni di Sua Maestà il Re, in diversi ambiti.
“Stiamo lavorando alla creazione di un Consiglio di imprenditori per sviluppare una visione comune tra Marocco e Italia per lavorare insieme in Africa e unire i loro sforzi in questa direzione”, aveva indicato Bourita.
Secondo il Presidente della Camera dei Deputati italiana, Lorenzo Fontana, intervenuto nella stessa occasione con Bourita, “il Marocco è un interlocutore privilegiato per la stabilità del Mediterraneo”. Posizioni confermate in un comunicato diffuso al termine della visita dalla ministero Esteri italiano, Farnesina.
“Il Marocco è un partner strategico dell’Italia per la sicurezza del Mediterraneo, con il quale è essenziale lavorare per la stabilità e la prosperità della regione”, ha indicato la diplomazia italiana, rilevando che “il Regno è un Paese essenziale nel vicinato meridionale, che potrà sempre contare sull’Italia come Paese amico nell’Unione Europea”.
Al di là di Mare Nostrum, “i due Paesi condividono preoccupazioni in materia di sicurezza, in questo caso la proliferazione di gruppuscoli ed entità che si sono diffusi in Africa minacciando la stabilità e la sicurezza del continente”, ha osservato da parte sua il presidente della commissione della Politica dell’Unione Europea del Senato italiano e l’ex Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, accogliendo con favore la visione di Sua Maestà il Re nella lotta contro la radicalizzazione e il terrorismo.
Roma, inoltre, si posiziona tra i primi dieci partner commerciali di Rabat con 200 aziende italiane presenti nel Regno del Marocco in numerosi settori.
Secondo il portale del governo italiano dedicato ai mercati esteri “infomercatiesteri.it”, “il Regno del Marocco è un Paese strategico per l’Italia nella regione del Mediterraneo per la sua stabilità politica e le favorevoli previsioni di crescita economica, che rappresentano “l’eccellenza in tutta la regione”.
Nella sezione “Perché il Marocco?”, il sito menziona “un mercato in crescita, stabilità politica economica e sociale, un forte impegno macroeconomico, apertura al commercio globale, infrastrutture che soddisfano gli standard internazionali e significative opportunità in termini di investimenti”.
Sul piano energetico Rabat è appunto un partner “importante” per Roma in termini di sviluppo sostenibile. Secondo l’Istituto Italiano di Studi di Politica Internazionale (ISPI), “il Marocco ha sviluppato negli ultimi anni una delle strategie di transizione energetica più ambiziose del continente africano. Il Regno è, infatti, diventato una delle destinazioni più importanti per la ricerca e la sostenibilità dei processi energetici, grazie allo sviluppo del settore dell’idrogeno verde”.
Oltre alle questioni politiche ed economiche, la cultura resta un forte punto di collegamento tra i due Paesi. Letteratura, arti, artigianato e cinema, il Regno è stato quest’anno fortemente presente e premiato in diverse manifestazioni in Italia.
I forti legami culturali, infatti, continuano a rafforzarsi, grazie in particolare alle due rispettive diaspore perfettamente integrate nei tessuti sociali e associativi, costruendo un ponte di convivenza e tolleranza oltre il Mediterraneo.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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