Comunicati Stampa

Algeria: Sequestro delle donne e ritorsioni continuano nei campi di Tindouf

Il maltrattamento delle ragazze da parte del gruppo Polisario in Algeria sta diventando preoccupante. Il caso più recente è quello di Filleh mint Chahid mint Laaroussi, una giovane ragazza saharawi dei campi di Tindouf sequestrata nei campi di Tindouf, nel sud dell’Algeria, poi riuscita ad arrivare nella città di Orano in nord (1500 km).
Il sito spagnolo “Suiteinformacion.es” conferma che il gruppo Polisario rapisce ancora una volta una giovane ragazza nel campo di Tindouf in Algeria, mentre andava a trovare la sua famiglia in Spagna”.
Il caso iniziato dopo che la donna ha contattato “Butincon” un’azienda spagnola di consegna di cibo di essere accompagnata nei campi di Tindouf dove è stata trattenuta contro la sua volontà e su ordine del gruppo Polisario, le sono state bruciati i documento nonostante la famiglia spagnola di Filleh avesse pagato il salvacondotto che permetteva ad un saharawi di recarsi in Algeria, per un valore di 2.500 euro.
Il sequestro è stato possibile approfittando del fatto che Filleh, appena maggiorenne, 18 anni in Spagna, era ad un matrimonio. Sarebbe stata portata al consolato spagnolo di Orano, dove attualmente sta aspettando l’arrivo di un avvocato spagnolo per chiedere il ritorno in Spagna, dove si era recata e adottata nell’ambito di un programma “Vacanze in serenità” simile a quello dedicato alle ragazze dei campi che ogni estate arrivano in Italia.
Secondo i media spagnoli questo caso dimostra il clima di repressione che si vive nei campi di Tindouf. Le milizie armate e alcuni membri della tribù della ragazza, parente di Jira Bulahi, hanno minacciato i soci di Buticon, Louali Salem Douh e Hammada Saleh Moulud, di uccidere la loro famiglia nei campi come ritorsione per aver partecipato alla fuga di alcune donne dai campi. Persone in situazione precaria a Tindouf. Negli ultimi mesi diversi rapporti di varie istituzioni, tra cui il Parlamento Europeo, hanno raccolto le denunce dei Saharawi riguardo alle loro condizioni di vita, alla mancanza di libertà di movimento, espressione e riunione, nonché alla carenza di cibo, acqua, medicine, benzina, tra gli altri prodotti fondamentali per una vita dignitosa.
Ad agosto, il primo segretario del Movimento Saharawi per la Pace (MSP), Hach Ahmed Baricalla, ha riferito di aver inviato una lettera a Staffan de Mistura, rappresentante personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara, denunciando il deterioramento delle condizioni di vita dei saharawi nei campi di Tindouf.
Il caso attuale di Filleh si aggiunge a numerosi altri casi in cui giovani ragazze saharawi adottate da famiglie spagnole sono state rapite e sequestrate dalle milizie, dopo la loro visita alle loro famiglie nei campi di Tindouf come i casi di Nadjiba Mohamed Belkacem, Elkouria Badbad Hafed, Maloma Morales de Matos e Darya Embarek Selma.
Fatti che rivelano atrocità, terrore e la violazione dei diritti umani che il gruppo Polisario armato dall’Algeria impone nei campi di Tindouf.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Check Also
Close
Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy