Il Re Mohammed VI del Marocco ha presieduto oggi 16 gennaio nel Palazzo Reale nella capitale Rabat, una sessione di lavoro dedicata al tema dell’acqua. Questo riunione fa parte del monitoraggio continuo e della grande Sollecitudine accordata dal Re a questa questione strategica, particolarmente nell’attuale contesto caratterizzato da un notevole deficit in termini di precipitazioni e da una fortissima pressione sulle risorse idriche in tutte le regioni del Regno.
All’inizio di questa sessione di lavoro, il ministro delle Infrastrutture e dell’Acqua, Nizar Baraka, ha presentato la situazione idrica, che evidenzia, per il periodo da settembre a metà gennaio 2024, un deficit di precipitazioni del 70% rispetto alla media, così come un tasso di riempimento delle dighe del 23,2% rispetto al 31,5% dello stesso periodo dell’anno scorso.
Grazie alle azioni già intraprese a seguito delle Alte Orientazioni Reali, in particolare nel quadro del Programma Nazionale di Approvvigionamento di Acqua Potabile e Irrigazione 2020-2027, diverse province e regioni sono state adeguatamente rifornite di acqua potabile negli ultimi anni. È il caso, in particolare, della realizzazione dell’interconnessione dei bacini dei fiumi Sebou e Bouregreg e della messa in esercizio delle stazioni di dissalazione di Agadir e Safi-Jorf Lasfar.
Il ministro ha poi presentato davanti a Sua Maestà il Re il piano d’azione di emergenza elaborato dai dipartimenti competenti per far fronte alla situazione attuale e garantire l’approvvigionamento di acqua potabile, in particolare nelle città, nei centri e nelle località carenti o che potrebbero esserlo.
Il piano d’azione di emergenza presentato davanti al Sovrano e attuato a livello dei vari sistemi idraulici del Regno, prevede una serie di misure tra cui, a breve termine, la mobilitazione ottimale delle risorse a livello di dighe, pozzi e stazioni di desalinizzazione esistenti, la costruzione di attrezzature urgenti per il trasporto e la fornitura di acqua e laddove la situazione richieda possibili misure restrittive dei flussi di irrigazione o di distribuzione.
Parallelamente, e in conformità con le Alte Orientazioni Reali, verranno accelerati i progetti previsti con un impatto a medio termine, in particolare le dighe attualmente in costruzione, l’interconnessione tra i fiumi Sebou, Bouregreg e Oum Rabia,
il programma nazionale per le stazioni di dissalazione dell’acqua di mare, il programma per il riutilizzo delle acque usate depurate, il programma per il risparmio idrico a livello delle reti di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua potabile e dell’irrigazione.
Il Re ha esortato i dipartimenti e gli organismi interessati a raddoppiare la vigilanza e gli sforzi per affrontare la sfida della sicurezza idrica e assicurare la fornitura di acqua potabile a tutte le località del Regno.
A questo proposito, il Sovrano ha invitato il governo a instaurare una comunicazione trasparente e regolare con i cittadini sugli sviluppi della situazione idrica e sul piano delle misure di emergenza che verranno attuate, rafforzando al contempo la sensibilità al risparmio idrico e alla lotta contro ogni forma di spreco o di utilizzo irresponsabile di questa vitale materia.
Hanno preso parte a questa sessione di lavoro il Consigliere di Sua Maestà il Re, Fouad Ali El Himma, il Ministro degli Interni, Abdelouafi Laftit, il Ministro dell’Acqua e delle Attrezzature, Nizar Baraka, il Ministro dell’Agricoltura e della Pesca Marittima, Sviluppo rurale, Acqua e Foreste, Mohamed Sadiki, il Ministro delegato presso il Ministro dell’Economia e delle Finanze, responsabile del Bilancio, Fouzi Lekjaa, e il Direttore generale dell’Ufficio nazionale per l’elettricità e l’acqua potabile, Abderrahim El Hafidi.