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Ciao Campione, Addio Gigi Riva

Gigi Riva, calciatore simbolo del Cagliari e della nazionale italiana soprannominato “Rombo di Tuono” é scomparso all’età di 79 anni a causa di un infarto.

Considerato uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi e tra i più forti attaccanti della sua generazione, sarà sempre ricordato da tutti gli amanti del calcio, soprattutto dai tifosi del Cagliari per aver vinto il primo e unico scudetto fino ad oggi con questa squadra.

Le origini:

Gigi Riva nasce a Leggiuno, in provincia di Varese, il 7 novembre 1944 da una modesta famiglia di lavoratori. Non ha un’ infanzia felice perchè prima perde il padre all età di nove anni per un

incidente sul lavoro, successivamente la madre per un cancro. Così viene cresciuto dalla sorella maggiore Fausta. Pur trovandosi orfano sin dalla giovane età non rinucia mai alla passione per il calcio e si fa notare subito per le sue doti innate da goleador, segnando 66 gol in 2 anni con il

Laveno Mombello. Nel 1962 lascia le giovanili e concretizza il suo passaggio in prima squadra per il Legnano, allora in serie C, diventando un calciatore a tutti gli effetti. Qui colleziona 5 gol in 22 partite complessive e il settimo posto in campionato.

L’arrivo a Cagliari:

Gigi Riva sbarca a Cagliari nell’estate del 1963 all’ eta di 19 anni, quando la squadra militava in serie B. Non entusiasta del trasferimento poichè fino ad allora non aveva mai lasciato la sua terra, nella sua prima stagione trova un gruppo unito e ambizioso con cui ottiene la promozione in serie A. Questo fece cambiare idea a Riva e così decise di restare. L’anno successivo il Cagliari si salva e lui segna 8 reti complessive nel suo primo campionato di serie A. Durante la stagione del 1966/1967 diviene per la prima volta capocannoniere del campionato segnando ben 18 gol, titolo che diventerà suo anche per le prossime due stagioni.

Nel 1970 il Cagliari vince il suo primo e unico scudetto della storia, Riva fu il leader della squadra sarda dando un contributo fondamentale alla vittoria del titolo. Riceve molte offerte da altre squadre che lo vogliono in rosa, ma lui decide di finire la carriera calcistica nell’isola che lo aveva accolto affettuosamente, che lo ammirava, a cui aveva giurato amore eterno. Con i rossoblù gioca in totale 377 partite, segnando ben 208 gol.

La Nazionale:

La carriera di Gigi Riva con la Nazionale Italiana ha inizio nel 1965, allora a guidare la squadra c’era Edmondo Fabbri come allenatore. Qui riesce a vincere l’Europeo del 1968 e ad arrivare in

finale nel Mondiale del 1970 perdendo 4 a 1 contro il Brasile di Pelè. Fù uno dei migliori giocatori italiani in quegli anni, infatti nel 1973 eguaglia e supera il record di reti in Nazionale appartenuto fino ad allora a Giuseppe Meazza. Realizza 35 gol in 42 parite giocate, un record che ancora oggi è imbattuto.

Rombo di Tuono:

Gigi Riva possedeva delle doti da vero bomber, era un mancino naturale, forte fisicamente,

rapido nello scatto e abile nel gioco aereo. Il giornalista Gianni Brera lo soprannominò “Rombo di Tuono” in occasione della partita che lo vide protagonista contro l’Inter, siglando una

doppietta a San Siro. Lo stesso Brera disse che nei primi anni ’70 insieme al connazionale Roberto Boninsegna, fu il migliore attaccante al mondo. Questo soprannome gli è stato dato per la potenza ed efficacia del suo mancino e per la prolificità sotto porta.

Il ritiro:

Gigi Riva all’età di soli 31 anni, nel 1976 decide di ritirarsi dal calcio giocato. Dopo il ritiro si

dedica ad attività dirigenziali prima per il Cagliari, poi per la Federazione Italiana dove ha ruolo di manager e accompagnatore. Decide trascorrere la sua vita in Sardegna, l’isola che gli ha rubato il cuore. Nel 2019 viene nominato presidente onorario del Cagliari.

Resterà sempre vivo il ricordo delle sue prodezze e i suoi bellissimi gol che hanno fatto innamorare i tifosi del Cagliari e non solo, ma tutti gli amanti del calcio.

Fabio Lai

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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