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I giorni della merla, la leggenda

I giorni della merla. La tradizione vuole che siano i più freddi di tutto l’anno.

I giorni della merla, la leggenda

Sono tante le leggende che spiegano il motivo di tale nome. Secondo una storia, l’ultimo giorno di gennaio, una bella merla bianca esce dal suo nido. Finalmente le giornate sono più lunghe e calde; è arrivato il momento di trascorrere qualche ora all’aria aperta. Gennaio si innervosisce perché pensa che l’uccellino si voglia prendere gioco di lui. Così chiede a febbraio di prestargli qualche giorno in modo da potersi vendicare. Improvvisamente, il tempo diventa cupo ed inizia a cadere la neve. La merla, infreddolita, cerca un riparo senza trovarlo; è disperata perché vuole salvare i suoi pulcini.

All’improvviso vede un comignolo e decide di nascondersi lì. Per tre giorni non riesce ad uscire perché la bufera è troppo forte. Il 31 gennaio, quando la tempesta si è calmata lascia il comignolo. Il suo piumaggio  e quello dei suoi pulcini però non è più bianco ma è diventato nero, a causa della fuliggine. Da allora i merli hanno le piume nere che contrastano con il becco giallo.

I giorni della merla

Si tratta del 29, 30 e 31 gennaio. Secondo la tradizione popolare sono le giornate più gelide di tutto l’anno. In moltissimi proverbi regionali si evidenzia che il primo mese dell’anno sia particolarmente freddo e caratterizzato dal mal tempo. Si dice A gennaio e a febbraio indossa il tabarro, ossia è necessario mettere un indumento pesante. Inoltre, il 25 gennaio, giorno della conversione di san Paolo, era considerato fondamentale per conoscere l’andamento della stagione. Si pensava che se il 25 fosse stata una buona giornata l’annata sarebbe stata positiva. Invece, secondo altre tradizioni il vento e la pioggia sarebbero forieri di calamità e penuria.

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