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Pisticci: la bella Chiesa Madre


A Pisticci in provincia di Matera, sul punto più alto del paese, si può ammirare la Chiesa Madre, un luogo ricco di storia e opere d’arte.

Incastonata nel territorio di Pisticci e situata di fronte ai resti dell’antico castello medievale, spicca la Chiesa Madre dedicata ai santi Pietro e Paolo, che fu costruita dai fratelli mantovani Pietro e Antonio Laviola nel 1542 su un edificio religioso già esistente e risalente al XIII secolo.

Pisticci è una cittadina italiana che si trova in Basilicata, più precisamente in provincia di Matera. Estesa tra i fiumi Basento e Cavone, sorge su tre colline e si affaccia al Mar Ionio. Il terreno è di natura silicea e argillosa, infatti ne sono testimonianza i calanchi, ovvero dei fossi scavati dall’acqua che caratterizzano la zona.

Proprio per questo motivo Pisticci è stata vittima di alcune frane. La prima risale al 1555 quando a seguito di forti piogge, alcune case del rione Casalnuovo franarono. La più disastrosa invece accadde nella notte del 1688 quando dopo un’abbonante nevicata, tutto il rione Casalnuovo franò sotto il rione Terravecchia causando circa 400 vittime. Nel 1976, la frana più recente, successivamente a forti piogge, ha interessato una parte del rione Croci. La zona fu evacuata all’istante e i cittadini colpiti furono trasferiti nelle case di Marconia, non ci furono nè morti nè feriti stavolta.

La Chiesa Madre:

Dopo una lunga passeggiata tra le vie caratteristiche e i numerosi rioni presenti a Pisticci, si arriva alla Chiesa Madre, un imponente monumento rimasto illeso a ben due movimenti franosi. Pare che le sue fondamenta radicate in profondità, abbiano contribuito a contrastare un disastro ancora più grave. Situata in cima al paese, dal vasto piazzale si può godere di una vista spettacolare su tutto il territorio di Pisticci che arriva fino al mar Ionio.

La Chiesa Madre è la principale chiesa di Pisticci ed è dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Fu una

delle poche entità religiose ad essere intitolata prima “Matrice” e poi “Insigne”. Sorge sui resti di un preesistente edificio religioso risalente al XIII secolo, di cui era presente solo a torre campanaria con due odini di bifore. Fu costruita dai fratelli mantovani Pietro e Antonio Laviola nel 1542, due maestri muratori che si stabilirono a Pisticci per sfuggire a un mandato di cattura per omicidio.

La struttura:

La chiesa appartiene allo stile romanico-rinascimentale, presenta un tetto a doppio spiovente e pianta a croce latina. Si compone di tre navate e all’incrocio tra la navata principale e il transetto, si innalza una grande e alta cupola emisferica su cui si aprono otto finestroni. A separare le navate sono presenti sedici robuste colonne che sorreggono archi a tutto sesto, allo stesso modo reggono le volte a botte delle navate. Per accedere alla chiesa si attraversa il maestoso portale sovrastato da un rosone che porta alla navata centrale, caratterizzata da ampi finestroni e affreschi che si trovano lungo i muri in entrambi i lati. Le navate laterali ospitano cappelle e altari barocchi intagliati in legno e dorati, qui sono presenti numerose tele e statue di cartapesta create dall’artigiano e scultore leccese Salvatore Sacquegna. Questi altari furono costruiti sopra gli ipogei dove venivano seppelite le personalità importanti della vita del paese.

L’altare maggiore:

L’altare maggiore barocco è ricco di ornamenti ed è circondato da un coro di tipo monastico dove una balconata in legno sorregge le pesanti canne dell’organo. Dietro questo altare, tramite un piccola porta si accede alla sacrestia dove è presente l’archivio della parrocchia. Sulle pareti si possono notare alcune tele dipinte da Domenico Guarino raffiguranti la Madonna del Carmine, la Madonna del Pozzo e i Misteri del Rosario.

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