Parma, mobilitazione per Julian Assange non stop dal 9 al 18 febbraio
L’Emilia Romagna si mobilita per Julian Assange. Gli attivisti del movimento per Assange, insieme
ad Amnesty International Emilia Romagna e ad altre associazioni presenti nel territorio, dal 9 al 18
febbraio saranno impegnati in una maratona speciale, che coinvolgerà diverse realtà della nostra
regione, compreso il capoluogo, per chiedere a gran voce la liberazione del fondatore di
WikiLeaks.
Una maratona di eventi, uno per ognuno dei territori interessati, per favorire la crescita di
consapevolezza di cittadine e cittadini sul caso Assange e sulle sue implicazioni. La staffetta
prenderà il via venerdì 9 febbraio a Casina (RE), con una conferenza promossa dagli attivisti in
collaborazione con l’amministrazione comunale; sabato 10 ore 10 seguirà Parma con un “presidio
creativo” promosso da Donne in Nero e Casa delle Pace; sabato 10 pomeriggio il testimone
passerà a Cesena, dove gli attivisti realizzeranno un flash mob; lunedì 12 a Modena gli attivisti
allestiranno un banchetto informativo per la cittadinanza; martedì 13 sarà la volta di Ferrara dove
gli attivisti hanno optato per la proiezione del film documentario “Hacking Justice”; giovedì 15 a
Bologna il Movimento locale ha organizzato un’intervista a Sara Chessa, giornalista e autrice del
libro “Distruggere Assange. Per farla finita con la libertà d’informazione”, cui seguirà la proiezione
del documentario “Julian Assange. Il prezzo della verità”; sabato 17 al mattino a Reggio Emilia è
previsto un sit con letture nella piazza del mercato contadino, organizzato dal Movimento e da
Amnesty Reggio E.; mentre nel pomeriggio di sabato 17 a Ravenna sarà organizzato un presidio di
fronte al municipio a cura di Free Assange Ravenna e Faenza. La staffetta si concluderà domenica
18 a Cavriago (RE) con flash mob e volantinaggio al mercato,organizzati dal Movimento della Val
d’Enza.
Questo progetto nasce dalla comune volontà dei partecipanti di compiere un ulteriore sforzo,
aggregando più soggetti e risorse a livello regionale, per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda
di Julian Assange in questo momento cruciale, in cui si attende la decisione sull’ultimo appello
possibile contro la sua estradizione. I giudici dell’ Alta Corte di Londra si riuniranno infatti 20 e 21
febbraio prossimi e questa potrebbe essere l’ultima chance di Julian per avere giustizia.
Ricordiamo che il giornalista australiano è detenuto da oltre quattro anni in un carcere di massima
sicurezza londinese, senza accuse né processo; il 17 giugno 2022 è stato firmato l’ordine di
estradizione verso gli USA, dove rischia fino a 175 anni di carcere per aver rivelato al mondo la
verità sugli abusi e i crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq e in Afghanistan.
Ma questa battaglia va oltre l’uomo Assange, perché se Julian pagherà con la vita l’aver svolto il
suo mestiere fino in fondo, saranno a rischio il giornalismo investigativo libero e il nostro diritto a
conoscere la verità su fatti di pubblico interesse, valori fondamentali della democrazia. Perciò non
possiamo permettere che Julian venga estradato.
Parma si mobilita di nuovo per il futuro dei nostri diritti e invita tutti e tutte a unirsi al presidio
creativo organizzato in Piazza Garibaldi dalle ore 10.00 da Casa della Pace e Donne in Nero, con
la partecipazione di Comune di Parma Assessorato per la Pace, CGIL Parma, ANPI Parma, Casa
della Donne Parma, ANPPIA, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Parma Città
Pubblica, Parma Bene Comune. Prepariamoci alla grande manifestazione prevista per il 20
febbraio (il cosiddetto giorno X) a Milano, davanti al Consolato britannico. ORA O MAI PIU?! ci
esorta Stella Assange.